Specializzata
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Alla Fabbrica del Vapore il 2 maggio 2023 verrà inaugurata alle 18:00 alla presenza dell’assessore alla Cultura di Milano, Tommaso Sacchi, e la direttrice Unità Speciali e Fabbrica del Vapore Maria Fratelli, la mostra di Matteo Mezzadri “Ripensare le città”. L’installazione presenta una forte novità nei materiali utilizzati: 3.000 mattoni in semplice argilla cruda essiccata riproducono lo skyline di una città immaginaria.
Grazie alla preziosa collaborazione con DANESI Spa, che ha sponsorizzato tutte le installazioni di arte pubblica realizzate finora dall’artista Matteo Mezzadri, è “entrato” nel processo produttivo dei laterizi e ne ha, per così dire, accorciato il percorso per ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’opera.
Location
Fabbrica del Vapore
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4 (Milano)
Orario di apertura
Vernissage 2 maggio ore 18:00 – 21:00
Dal 03 al 28 maggio dalle 11.00 – 19.00, chiusa il lunedì
Ingresso libero
Danesi sostiene l’opera che l’artista Matteo Mezzadri realizzerà in occasione della DesignWeek 23 di Milano alla Fabbrica Del Vapore, nella mostra ‘MATERIA’ di Terra Migaki Design che presenta, insieme ad ANAB e INBAR, l’ottava edizione del Fuorisalone dedicata ai temi della sostenibilità e della terra cruda.
La mostra sarà aperta al pubblico da martedì 18 a domenica 23 aprile.
Location
Fabbrica del Vapore
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4 (Milano)
Orario di apertura
Opening martedì 18 ore 18.00
Dal 18 al 23 aprile dalle 10.00 – 22.00
Venerdì 21 aprile apertura speciale fino a mezzanotte
Sicurezza sismica e isolamento termico per le ricostruzioni in pietra faccia a vista
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Realizzazione di Baraggia di Viggiù
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Le importanti novità introdotte con il “Decreto Rilancio” e con il “Decreto Semplificazioni” pongono gli interventi di “Demolizione e ricostruzione” come strumento primario per rinnovare efficacemente il parco edilizio nazionale garantendo il rispetto di tutti i parametri tecnici ed il contestuale raggiungimento dei massimi livelli di efficienza energetica e sicurezza sismica, altrimenti non ottenibili con altri interventi di riqualificazione dell’esistente.
In un precedente articolo abbiamo analizzato il quadro legislativo e le opportunità offerte dal Superbonus 110% nell’ambito degli interventi di “Demolizione e ricostruzione”.
In questo contributo si espone un esempio applicativo riferito ad un edificio unifamiliare reale ristrutturato tramite “Demolizione e ricostruzione” con ampliamento, analizzando le varie fasi per l’applicazione del Superbonus 110%: dal rispetto dei requisiti tecnici, alla determinazione dei prezzi, dalla gestione del CME, alla determinazione della detrazione spettante.
L’edificio allo studio è ubicato nel comune di Verona, zona sismica 3 e zona climatica E.
Si ricorda a tal proposito che è essenziale conoscere la zona sismica della costruzione poiché l’applicazione degli interventi strutturali “statici” e “sismici” consente l’accesso alle detrazioni del c.d. Sismabonus solo nelle zone sismiche 1, 2 e 3, ad esclusione perciò della zona sismica 4 (art. 119, comma 4 del “Decreto Rilancio”; si ricorda che per la zona sismica 4 continua ad essere applicabile la detrazione al 50% prevista per i lavori di ristrutturazione edilizia). Analogamente è necessario conoscere la zona climatica dell’edificio per assumere i corretti valori di trasmittanza massimi consentiti per l’accesso alle detrazioni del Superbonus (cfr. Allegato E, “Decreto requisiti ecobonus”).
Trattasi di edifico unifamiliare ad un piano fuori terra con sottotetto, pianta regolare di forma rettangolare, struttura portante in muratura di pietra risalente all’inizio del ‘900 (muri perimetrali e alcuni muri interni), solaio in laterocemento e copertura a falde inclinate [Fig. 1, Fig. 2]. L’ingombro in pianta è pari a circa 13.40×7.64 m², il piano di calpestio è rialzato di 45 cm sul piano campagna, l’altezza di interpiano è di 3 m.
Fig. 1 – Pianta e sezione dello stato di fatto.
Fig. 2 – Vista dell’edificio allo stato di fatto.
In considerazione dell’epoca di costruzione e non essendo mai state svolte su di esso significative opere di miglioramento o rinnovo, per tale edificio ci sono ampi margini di miglioramento sia della sicurezza sismica (all’epoca di costruzione non esistevano ancora norme tecniche specifiche per la progettazione degli edifici in muratura ed il comune di Verona non era classificato come zona a rischio sismico), sia di efficientamento energetico (non esisteva alcuna legge specifica a riguardo).
Si configura quindi per esso un intervento di ristrutturazione edilizia tramite “Demolizione e ricostruzione” con ampliamento impiegando murature Normablok Più CAM per diversi motivi:
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Il “Decreto Semplificazioni”, agendo sull’articolo 3, comma 1, lettera d) del D.P.R. 380, ha chiarito che la “Demolizione e ricostruzione” è a tutti gli effetti un intervento di “ristrutturazione edilizia” anche quando l’edificio viene ricostruito “con diversi sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche, con le innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica, per l’applicazione della normativa sull’accessibilità, per l’installazione di impianti tecnologici e per l’efficientamento energetico.”
Come argomentato in una recente Newsletter di approfondimento sul “Decreto Semplificazioni” e “Decreto Rilancio”, la combinazione dei due decreti porta alla logica interpretazione che anche le spese collegate all’ampliamento volumetrico rientrino nell’agevolazione Superbonus 110%.
Questa tesi è stata confermata con la Risposta n.11 del 07/01/2021 dell’Agenzia delle Entrate, alla quale si rimanda per dettagli. L’Agenzia delle Entrate inoltre ha sottolineato l’importanza del corretto inquadramento amministrativo dell’intervento, aggiungendo che: “laddove l’intervento di demolizione e ricostruzione in oggetto rientri tra quelli di ristrutturazione edilizia di cui al citato articolo 3, comma 1, lettera d), del d.P.R. n. 380 del 2001, come risultante dal titolo amministrativo, e vengano effettuati interventi rientranti nel Superbonus o di recupero del patrimonio edilizio di cui all’articolo 16-bis del TUIR, l’Istante potrà fruire delle citate agevolazioni, nel rispetto di ogni altra condizione richiesta dalla normativa e fermo restando l’effettuazione di ogni adempimento richiesto”.
In conclusione la “Demolizione e ricostruzione” con ampliamento volumetrico rientra integralmente nel Superbonus 110%, anche per le spese relative all’ampliamento, solo se l’opportuno titolo abilitativo inquadra l’intervento come “ristrutturazione edilizia”.
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Per la ricostruzione si è previsto di modificare la sagoma e le aperture verso l’esterno, si è previsto inoltre di creare un unico ambiente openspace per il soggiorno/cucina ricavando un bagno/lavanderia aggiuntivo, infine si è voluto conservare il piano di calpestio rialzato di 45 cm e realizzare il tetto a vista [Fig. 3]. La ricostruzione è dunque caratterizzata da un ampliamento volumetrico del 22%, nel rispetto delle regole urbanistiche locali.
La struttura è costituita da fondazioni in c.a. a trave rovescia con piano d’imposta a -1,0 m dal p.c., muratura armata Normablok Più CAM S40 MA sp.40 cm per le pareti perimetrali [Fig. 4], due pilastri in c.a. interni che consentono piena libertà per la distribuzione degli ambienti interni e solaio di copertura in laterocemento 20+4 cm.
Le soluzioni tecniche che costituiscono l’involucro e delimitano i volumi riscaldati sono state progettate per rispettare le trasmittanze fornite nell’Allegato E del “Decreto requisiti ecobonus” per la zona climatica E, in cui è situato l’intervento, che come detto consentono l’accesso alle detrazioni [Tab. 1].
In termini di impianti tecnici, l’edificio è stato dotato di un impianto a pavimento alimentato da una pompa di calore ad alta efficienza e potenza 9 kW per il riscaldamento, il raffrescamento e la fornitura di acqua calda sanitaria, nel rispetto dei requisiti di cui all’Allegato F del “Decreto requisiti ecobonus”, ed in abbinamento all’installazione di un impianto fotovoltaico di 6,4 kW con sistema di accumulo da 13,5 kWh, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 119, commi da 5 a 7 del “Decreto Rilancio”.
L’edificio unifamiliare come ricostruito è un edificio nZEB di classe energetica A4 e classe di rischio sismico A, cioè raggiunge i massimi livelli di efficienza energetica e sicurezza strutturale/sismica con tutti i vantaggi dell’abitare un edificio realizzato in laterizio POROTON®. Sono dunque garantiti tutti i requisiti tecnici per l’accesso al Superbonus 110% quali ad esempio la verifica del miglioramento delle 2 classi energetiche.
È importante sottolineare che questo accade in automatico, per tutti gli interventi di “Demolizione e ricostruzione”, senza bisogno di verifiche preliminari. Ciò consente da un lato al committente di avere fin da subito la certezza di poter procedere con l’intervento, dall’altro al progettista di passare subito alla progettazione definitiva ed alla realizzazione dell’intervento, senza perdere tempo in complesse analisi preliminari per le quali è necessario generalmente acquisire una serie di informazioni spesso di difficile reperibilità.
Sul tema si segnala inoltre che l’intervento di “Demolizione e ricostruzione” permette di semplificare anche la parte di asseverazione, a titolo di esempio si consideri l’asseverazione strutturale (Allegato B del Decreto 06/08/2020 del MIT di aggiornamento al Superbonus 110% del “Decreto Sismabonus” DM 28/02/2017, n.58) per la quale in caso di ristrutturazione è giustamente necessario allegare una relazione illustrativa dell’attività conoscitiva e dei risultati raggiunti, infatti è determinante conoscere l’edificio esistente per valutare l’efficacia dei rinforzi strutturali progettati, invece tale relazione non viene richiesta in caso di “Demolizione e ricostruzione” per ovvie ragioni.
Fig. 3 – Pianta e sezione allo stato di progetto.
Fig. 4 – Blocco Normablok Più CAM S40 MA e dettaglio d’angolo.
Tab. 1 – Soluzioni tecniche di involucro adottate nel rispetto dei valori di trasmittanza massimi forniti dall’Allegato E per l’accesso alla detrazione Superbonus 110% (zona climatica E).
Per accedere alla detrazione Superbonus al 110%, è necessaria l’asseverazione dei requisiti tecnici e della congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi eseguiti, sia per gli interventi di efficientamento energetico che di riduzione di rischio sismico, come definito ai commi 13 e 13-bis dell’art. 119 del “Decreto Rilancio”. È rilevante osservare che l’asseverazione degli interventi è da rilasciarsi al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento dei lavori: i SAL non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo e ciascuno SAL deve riferirsi almeno al 30% del medesimo intervento come previsto dall’art. 121 del “Decreto Rilancio” (a tal proposito la Risposta n.538 del 09/09/2020 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per determinare il 30% dell’intervento agevolabile “occorre fare riferimento all’ammontare complessivo delle spese riferite all’intero intervento e non, come prospettato dall’Istante, all’importo massimo di spesa ammesso alla detrazione”).
Il già citato comma 13-bis precisa che “Ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese si fa riferimento ai prezzari individuati dal decreto di cui al comma 13, lettera a). Nelle more dell’adozione del predetto decreto, la congruità delle spese è determinata facendo riferimento ai prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ovvero, in difetto, ai prezzi correnti di mercato in base al luogo di effettuazione degli interventi.”. Il citato “decreto di cui al comma 13, lettera a)” è il “Decreto requisiti ecobonus” (DM 06/08/2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.246 del 05/10/2020) che al punto 13 dell’Allegato A fornisce indicazioni sulle modalità di determinazione dei massimali di costo relativi agli interventi di efficientamento energetico.
Il criterio di determinazione del massimale di costo per gli interventi di efficientamento energetico che prevedono la redazione dell’asseverazione del tecnico abilitato (punto 13.1 dell’Allegato A del “Decreto requisiti ecobonus”) è di tipo gerarchico:
In questo ambito, il tecnico abilitato oltre a dichiarare il rispetto dei requisiti tecnici e la congruità delle spese in asseverazione, allega anche il computo metrico.
Nel caso di interventi per i quali l’asseverazione del tecnico può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore o dell’installatore (punto 13.2 dell’Allegato A del “Decreto requisiti ecobonus”), sono da utilizzarsi come massimali di costo per ogni singola tipologia di intervento, i prezzi indicati nell’Allegato I del “Decreto requisiti ecobonus” [Fig. 5]. Gli interventi per i quali l’asseverazione del tecnico può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore o dell’installatore sono indicati nell’Allegato A del “Decreto requisiti ecobonus” e sono i seguenti:
L’indicazione (solo per Ecobonus) per alcuni interventi del precedente elenco puntato indica che la dichiarazione del fornitore/installatore può sostituire l’asseverazione del tecnico abilitato solo in applicazione dell’Ecobonus e non se si intende applicare il Superbonus 110%, per il quale l’asseverazione del tecnico abilitato e sostanzialmente sempre richiesta.
Tutto considerato, si concretizzano due possibili vie di utilizzo dell’Allegato I:
Allegato-I_Decreto-requisiti-ecobonus
È utile ricordare che nell’Allegato I del “Decreto requisiti ecobonus” è chiarito che i massimali specifici di costo forniti “si considerano al netto di IVA, prestazioni professionali e opere complementari relative alla installazione e alla messa in opera delle tecnologie.”, perciò sono da considerarsi sostanzialmente come costi per la sola fornitura, come conferma la FAQ 4.21 del MEF del 24/11/2020 la quale sull’argomento precisa che “il massimale non comprende: IVA, prestazioni professionali e spese relative all’installazione e alla messa in opera delle tecnologie. Si ricorda infine che l’allegato I non è che un’indicazione residuale, come specificato dal punto 13.1 dell’Allegato A del medesimo decreto.”.
I massimali di costo ricavati dai prezziari sono forniti anch’essi al netto di IVA, ma abitualmente comprendono le lavorazioni necessarie per la posa in opera comprensive anche di spese generali ed utili di impresa: sarà necessario leggere attentamente le voci descrittive del prezzo proposto per avere chiaro quali costi sono stati considerati.
In linea generale è importante osservare che nell’asseverare la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati come richiesto dall’art. 119, comma 13 del “Decreto Rilancio”, ci si dovrà riferire:
Per quanto riguarda gli interventi di riduzione di rischio sismico (Sismabonus), non è stato emanato un Decreto ad–hoc per definire i criteri di determinazione dei massimali di costo, pare comunque ragionevole riferirsi ai prezzari già citati dal “Decreto Rilancio” e dal “Decreto requisiti ecobonus” allo scopo di avere un riferimento per l’asseverazione della congruità delle spese sostenute: prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome; listini ufficiali o listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura; prezzi riportati nelle guide sui “Prezzi informativi dell’edilizia” edite dalla casa editrice DEI – Tipografia del Genio Civile. Infatti nei moduli di asseverazione dell’efficacia degli interventi per la riduzione del rischio sismico e contestuale congruità delle spese sostenute e detraibili (Allegato B e Allegato 1 del Decreto 06/08/2020 del MIT di aggiornamento al Superbonus 110% del “Decreto Sismabonus” DM 28/02/2017, n.58) è richiesto di indicare il prezziario rispetto cui sono state stimate tali spese.
In merito all’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica dell’edificio con cessione in favore del Gestore servizi energetici (GSE) dell’energia non autoconsumata ovvero non condivisa per l’autoconsumo, i massimali sono definiti direttamente nei commi 5 e 6 dell’art. 119 del “Decreto Rilancio”. Per gli interventi che prevedono la demolizione e ricostruzione, il limite di spesa è di 1.600 € per ogni kW di potenza nominale dell’impianto fotovoltaico, mentre per il sistema di accumulo il limite di spesa è di 1.000 € per ogni kWh di capacità di accumulo. Va inoltre rispettato il massimale totale di 48.000 € che in prima battuta sembrava intendersi come massimale unico relativo all’impianto fotovoltaico comprensivo del sistema di accumulo, invece la Risoluzione n.60 del 28/09/2020 dell’Agenzia delle Entrate indica che “il predetto limite di spesa di 48.000 euro vada distintamente riferito agli interventi di installazione degli impianti solari fotovoltaici e dei sistemi di accumulo integrati nei predetti impianti.” D’altro canto si osserva che a meno di casi particolari, la limitazione effettiva non è rappresentata dal limite di spesa totale di 48.000 €, bensì dai limiti di spesa specifici in funzione della potenza nominale dell’impianto e della capacità del sistema di accumulo.
Si osserva che in questo caso, sia l’ammontare complessivo delle spese detraibili sia il massimale specifico sono da intendersi al lordo IVA.
Riguardo l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, ricordando che si tratta di un intervento trainato esclusivamente da interventi trainanti di efficientamento energetico, il massimale unico inizialmente pari a 3.000 € è stato recentemente modificato dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge n.178 del 30/12/2020, in vigore dal 01/01/2021) con l’introduzione di tre diversi limiti di spesa con le seguenti condizioni:
L’agevolazione si intende riferita ad una sola colonnina di ricarica per unità immobiliare.
La detrazione 110% si applica anche alle spese complementari sostenute in relazione agli interventi che beneficiano del Superbonus, dai materiali e opere complementari fino alle spese tecniche professionali che si sono rese necessarie per la realizzazione degli interventi agevolati dal Superbonus.
La Circolare n.24/E del 08/08/2020 dell’Agenzia delle Entrate al paragrafo 5 fornisce indicazioni molto chiare in merito che si riportano integralmente:
“Per espressa previsione normativa (si intende il “Decreto Rilancio” all’art.119, comma 15 n.d.r.), sono detraibili nella misura del 110 per cento, nei limiti previsti per ciascun intervento, le spese sostenute per il rilascio del visto di conformità nonché delle attestazioni e delle asseverazioni.
La detrazione, inoltre, spetta anche per talune spese sostenute in relazione agli interventi che beneficiano del Superbonus, a condizione, tuttavia, che l’intervento a cui si riferiscono sia effettivamente realizzato. Si tratta, in particolare:
Ulteriori indicazioni di dettaglio sulle spese complementari per le quali spetta la detrazione 110% sono fornite nell’art.5 del “Decreto requisiti ecobonus” di cui si suggerisce la lettura integrale e di cui a titolo esemplificativo si riporta il testo della lettera d) punto ii:
È opportuno ricordare che in generale e per ogni fattispecie di intervento vale il principio secondo cui l’intervento di categoria superiore assorbe quelli di categoria inferiore ad esso collegati, come ben argomentato in un precedente articolo sul tema.
Per tutte le spese complementari o di categoria inferiore detraibili al 110%, si ritiene ragionevole continuare a riferirsi, ove possibile, al criterio di determinazione del massimale di costo specifico secondo quanto trattato al precedente §2, poiché anche di queste spese si dovrà asseverare la congruità in fase di asseverazione.
In merito agli oneri per le prestazioni professionali, il punto 13 dell’Allegato A del “Decreto requisiti ecobonus”, nel confermare che le detrazioni si applicano anche alle prestazioni professionali svolte per gli interventi di efficienza energetica (prestazioni professionali connesse alla realizzazione degli interventi, redazione dell’attestato di prestazione energetica APE, redazione dell’asseverazione), fornisce anche il metodo con cui determinare i valori massimi del corrispettivo: si applica quanto previsto dal DM 17 giugno 2016 “Decreto parametri” adottato ai sensi dell’articolo 24, comma 8 del D.lgs n.50 del 2016 “Codice appalti”. In sostanza dunque le prestazioni professionali sono valutate come i corrispettivi utilizzati dalle stazioni appaltanti quale criterio o base di riferimento ai fini dell’individuazione dell’importo da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all’architettura ed all’ingegneria.
Non è invece stato emanato alcun Decreto ad–hoc per definire il metodo con cui determinare i valori massimi del corrispettivo professionale per la progettazione e realizzazione degli interventi di riduzione di rischio sismico “Sismabonus”. Per analogia pare comunque ragionevole riferirsi allo stesso metodo indicato per le prestazioni relative agli interventi di efficientamento energetico appena trattato.
Essendo infine la detrazione da applicarsi al solito sul valore totale della fattura, nel caso delle prestazioni professionali riguarderà anche IVA e cassa previdenziale. A tal proposito si segnala che quando i servizi di progettazione sono resi “autonomamente” (cioè affidati mediante specifico rapporto contrattuale distinto da quello per la costruzione) si applica l’aliquota IVA ordinaria al 22%, invece quando l’attività di progettazione è “collegata” a quella di costruzione (cioè la progettazione e la costruzione sono stati affidati con lo stesso contratto di appalto) è possibile applicare l’IVA agevolata al 10% anche alle prestazioni professionali (cfr. Risposta n. 53 del 21/01/2021 dell’Agenzia delle Entrate).
Ovviamente tutte le spese che possono essere detraibili al 110%, siano esse spese complementari o spese per interventi di categoria inferiore o oneri per prestazioni professionali connesse alla realizzazione degli interventi che beneficiano del Superbonus, concorrono alla spesa totale degli interventi stessi che in ogni caso deve rispettare il massimale complessivo di spesa imposto per gli interventi agevolati (cioè interventi di isolamento termico, sostituzione impianti, interventi antisismici, etc…).
Si osserva dunque che le spese detraibili (spese complementari e di categoria inferiore) devono da un lato essere connesse alla realizzazione degli interventi agevolati dal Superbonus e dall’altro devono essere attentamente valutate nel computo metrico estimativo (CME) e poi contabilizzate in fase esecutiva per poter verificare che esse possano essere ricomprese nel massimale complessivo dell’intervento a cui afferiscono. Tale concetto sarà più chiaro con l’esempio applicativo reale esposto nel paragrafo successivo.
Analogamente sarà utile stimare gli oneri per le prestazioni professionali in relazione al singolo intervento agevolato, con riferimento a quanto valutato nel CME.
In applicazione del criterio di determinazione dei massimali di costo descritto nel precedente §2, il CME dell’intervento di demolizione e ricostruzione oggetto del presente contributo è stato sviluppato assumendo come prezzi delle varie lavorazioni il prezziario DEI – Tipografia del Genio Civile, il prezziario della Regione Veneto ed il prezziario interprovinciale delle Opere edili delle province di Verona, Vicenza, Padova, Treviso, Rovigo e Venezia (escluso il centro storico della città di Venezia) redatto dalla Camera di Commercio di Vicenza. Gli interventi per i quali non erano presenti voci di costo nei prezziari o per i quali l’asseverazione del tecnico può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore/installatore sono stati valutati tramite preventivi del fornitore/installatore, verificando altresì prudenzialmente il rispetto dei massimali di costo specifici indicati nell’Allegato I del “Decreto requisiti ecobonus”.
I valori massimi del corrispettivo per le prestazioni professionali sono stati valutati applicando quanto previsto dal DM 17 giugno 2016 “Decreto parametri” come descritto nel precedente §3.
Con questi prezzi e sulla base delle scelte progettuali descritte al §1, è stato sviluppato il classico CME che ognuno struttura secondo le proprie abitudini consolidate. Da questo è però necessario fare un ulteriore passaggio ad un CME organizzato in modo da agevolare i vari controlli richiesti dal Superbonus 110%, cioè raccogliendo le varie lavorazioni in base agli interventi trainanti e trainati previsti dal “Decreto Rilancio”.
Il CME infatti sarà riferimento imprescindibile per:
La Tab. 2 mostra il CME per la demolizione e ricostruzione con ampliamento dell’edificio unifamiliare allo studio, organizzato raccogliendo le voci che afferiscono ai tre interventi trainanti: interventi antisismici (sismabonus), interventi di isolamento termico delle superfici opache, interventi di sostituzione dell’impianto di riscaldamento esistente con impianti per il riscaldamento, raffrescamento e fornitura di ACS; analogamente sono state raccolte le lavorazioni relative agli interventi trainati (tra questi in Tab. 2 sono stati inseriti anche interventi non attuati per il caso allo studio, ma che in generale potrebbero essere previsti per una demolizione e ricostruzione).
Tab. 2 – CME della demolizione e ricostruzione allo studio, organizzato raccogliendo le lavorazioni relative agli interventi trainanti ed agli interventi trainati previsti dal “Decreto Rilancio”, per agevolare i controlli e le asseverazioni per il Superbonus 110% (importi in €).
(*) il massimale di costo indicato nell’Allegato I può nella fattispecie essere assunto come riferimento dal tecnico abilitato, ma senza alcun obbligo di rispetto (si veda §2 del presente contributo).
INTERVENTO TRAINANTE – Interventi antisismici “Sismabonus”
Gli interventi strutturali per la messa in sicurezza statica e per il miglioramento sismico della struttura dell’edificio sono costituiti innanzitutto dalle Demolizioni, ad esclusione della demolizione dell’impianto riscaldamento e finestre che vanno conteggiati nei rispettivi interventi, Scavi, inerti, rinterri, oltre che dalla realizzazione della Struttura portante comprensiva di fondazioni, muratura armata Normablok Più CAM S40 MA, pilastri, solaio copertura, marciapiedi e scale esterne, per un totale IVA inclusa di 81.928 €.
Interventi e lavorazioni complementari o di categoria inferiore che si sono rese necessarie per la realizzazione degli interventi antisismici “Sismabonus” attuati mediante demolizione/ricostruzione e che vengono perciò ricomprese in questa categoria di interventi, in applicazione dei criteri descritti nel precedente §3, sono costituiti dalle voci: Scarichi e tubazioni, Intonaci, pitture e divisori interni, Serramenti interni con falsi telai, Pavimenti esterni comprensivi di massetto, impermeabilizzazione e pavimento, Impianto elettrico, per un totale IVA inclusa di 54.560 €.
INTERVENTO TRAINANTE – Isolamento termico delle superfici opache
L’intervento trainante di isolamento termico delle superfici opache è stato organizzato in Tab. 2 separando Copertura, Pareti perimetrali e Pavimenti, in modo che il CME sia impostato come l’asseverazione, agevolando inoltre la lettura dello stato di avanzamento.
Sono stati altresì applicati i criteri descritti nel precedente §3 con particolare riferimento al già citato art.5 del “Decreto requisiti ecobonus”. Negli interventi di isolamento della Copertura sono comprese le opere provvisionali ed accessorie quali impermeabilizzazioni, tegole e lattonerie. Negli interventi di isolamento delle Pareti perimetrali sono comprese le opere provvisionali ed accessorie quali le impermeabilizzazioni e l’isolamento delle imbotti delle finestre (questo ultimo non è necessario nella fattispecie dato l’utilizzo della muratura Normablok Più CAM). Negli interventi di isolamento dei Pavimenti sono comprese le opere provvisionali ed accessorie quali il sottofondo di copertura degli impianti.
INTERVENTO TRAINANTE – Sostituzione dell’imp. di climatizzazione invernale esistente con impianto per il riscaldamento, raffrescamento e fornitura di ACS
L’intervento trainante di sostituzione dell’impianto esistente comprende le spese descritte nel precedente §3 con particolare riferimento al già citato art.5 del “Decreto requisiti ecobonus” vanno considerate: la Demolizione impianto esistente, l’installazione del nuovo Impianto di risc., raffr. e ACS, la realizzazione dei Pavimenti interni compreso il massetto e delle Canne fumarie compresi cavedi e comignoli.
In merito alla voce Impianto di risc., raffr. e ACS, trattandosi di intervento di sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con impianto dotato di pompa di calore ad alto rendimento di potenza termica utile non superiore a 100 kW, l’asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore, come illustrato nel §2. Dunque la spesa massima ammissibile è calcolata sulla base dei massimali di costo specifici per la singola tipologia di intervento di cui all’Allegato I del “Decreto requisiti ecobonus” (in applicazione del punto 13.2 dell’Allegato A del “Decreto requisiti ecobonus”, come descritto nel §2 del presente contributo).
Nella fattispecie i massimali di costo specifici da applicarsi e da verificare sono due:
– pompa di calore aria/acqua: 1.300 €/kW, potenza 9 kW = 11.700 €;
– sistema radiante a pavimento: 150 €/m², superficie 82,11 m² = 12.316 €.
Va ricordato che i costi forniti nell’Allegato I “si considerano al netto di IVA, prestazioni professionali e opere complementari relative alla installazione e alla messa in opera delle tecnologie”, dunque sono costi per la sola fornitura.
L’importo totale netto IVA pari a 23.200 € indicato in Tab. 2 è stato ottenuto tramite preventivo del fornitore/installatore dettagliato e comprensivo della posa in opera, verificando il rispetto dei massimali di costi relativi alla pompa di calore ed al sistema radiante a pavimento: detti massimali sono risultati essere ampiamente rispettati.
INTERVENTO TRAINATO – Sostituzione finestre
Per quanto esposto nel §2 l’intervento di sostituzione delle finestre comprensive di infissi in una unità immobiliare singola ricade tra quelli la cui spesa massima ammissibile è calcolata sulla base dei massimali di costo specifici dell’ Allegato I del “Decreto requisiti ecobonus”, solo nel caso si fruisca dell’Ecobonus. Nel nostro caso di applicazione del Superbonus 110% dunque non dobbiamo necessariamente riferirci all’ Allegato I, ma dobbiamo utilizzare il criterio gerarchico per cui il tecnico abilitato applica i prezziari ed in mancanza della voce di prezzo nei prezziari va fatta una valutazione analitica, anche avvalendosi dei prezzi indicati all’Allegato I.
Sarà perciò importante dettagliare adeguatamente le voci che compongono tale intervento (elenco delle lavorazioni, materiali e strumenti per la posa in opera a regola d’arte separatamente dalla fornitura) in modo da scongiurare ogni problema in caso di verifica della congruità delle spese sostenute.
L’importo totale netto IVA pari a 17.255 € indicato in Tab. 2 è stato ottenuto tramite preventivo del fornitore/installatore dettagliato e comprensivo della posa in opera, a cui si sono aggiunte le spese per la demolizione delle finestre esistenti e per la fornitura e posa dei falsi telai, valutate tramite prezziari (tali spese sono infatti afferenti all’intervento di sostituzione delle finestre, si veda quanto argomentato nel §3).
Nel nostro caso non è necessario, ma volendo confrontare i costi valutati analiticamente con il massimale di costo specifico fornito in Allegato I per la sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi in zona climatica E: serramento + chiusura oscurante (persiana, tapparella, scuro): 750 €/m², superficie 14,96 m² = 11.220 €, e ricordando che i costi forniti nell’ Allegato I “si considerano al netto di IVA, prestazioni professionali e opere complementari relative alla installazione e alla messa in opera delle tecnologie” (dunque sono costi per la sola fornitura), si rileva che l’insieme serramento+chiusura oscurante di progetto rispetta il massimale di costo dell’Allegato I.
In conclusione si precisa che in questa voce è contenuta anche la fornitura e posa del portoncino di ingresso, dato che esso garantisce il rispetto dei requisiti tecnici previsti per le finestre: trasmittanza U≤1,30 W/m²K (zona climatica E, Allegato E), contribuendo a tutti gli effetti al miglioramento del rendimento energetico dell’involucro.
INTERVENTO TRAINATO – Fotovoltaico
I limiti di spesa relativi all’installazione di impianti solari fotovoltaici e di sistemi di accumulo integrati con essi, come descritto al §2 del presente articolo, sono definiti direttamente dal “Decreto Rilancio” dunque afferiscono alle spese totali comprensive di IVA.
Nella fattispecie essendo l’impianto di potenza nominale pari a 6,4 kW ed il sistema di accumulo pari a 13,5 kWh, i massimali di costo specifici da applicarsi sono:
– impianto Fotovoltaico: 1.600 €/kW, potenza 6,4 kW = 10.240 €;
– sistema Accumulo integrato: 1.000 €/kWh, capacità 13,5 kWh = 13.500 €.
Tali valori sono riportati direttamente in Tab. 2 poiché rappresentano i massimali già comprensivi di tutto. Confrontando tali massimali con il preventivo di un fornitore/installatore di impianti fotovoltaici con accumulo, si rileva che sono in linea con i prezzi di mercato.
Si noti infine come il massimale totale di 48.000 € previsto per tali interventi non venga avvicinato, confermando quanto già commentato in precedenza al §2, che la limitazione effettiva non è rappresentata da questo limite di spesa, bensì dai limiti di spesa specifici in funzione della potenza nominale dell’impianto e della capacità del sistema di accumulo.
ALTRI INTERVENTI TRAINATI
Altri interventi trainati che potevano essere realizzati e la cui spesa massima ammissibile può anche essere valutata avvalendosi dei massimali di costo specifici per la singola tipologia di intervento di cui all’Allegato I del “Decreto requisiti ecobonus”, come descritto al precedente §2 sono:
– installazione di sistemi di schermatura solari: 230 €/m²;
– installazione di tecnologie di building automation: 50 €/m².
Un ulteriore intervento trainato che poteva essere realizzato consisteva nell’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, nel rispetto delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2021 che fissano un massimale per gli edifici unifamiliari di 2.000 € (si veda §2).
La determinazione della detrazione 110% va valutata sull’ammontare complessivo delle spese per l’esecuzione degli interventi comprensive di tutto, anche IVA, e comunque nel rispetto dei limiti massimi di spesa imposti dal “Decreto Rilancio” (colonna “Spesa max ammissibile” di Tab. 3, per dettagli sui massimali di spesa si rimanda all’approfondimento dedicato).
La Tab. 3 fornisce una sintesi della precedente Tab. 2 allo scopo di agevolare la lettura degli importi complessivi degli interventi trainanti e confrontarli con i rispettivi limiti di spesa previsti, contestualmente la Tab. 3 riporta solo gli interventi trainati effettivamente considerati nel caso allo studio.
Tab. 3 – Sintesi del CME della demolizione e ricostruzione allo studio: confronto degli importi con l’ammontare massimo delle spese agevolabili con il Superbonus 110% (importi in €).
(*) In questa tabella, per semplicità di esposizione, la spesa per la sostituzione delle finestre comprende gli infissi ed anche le chiusure oscuranti. Si segnala che in fase di asseverazione le spese relative alle chiusure oscuranti vanno riportate nella voce “schermature solari e chiusure oscuranti”, scorporandole dalla voce “sostituzione degli infissi”.
Confrontando la spesa massima ammissibile per la detrazione Superbonus 110% con gli importi ottenuti applicando i massimali di costo specifici per le singole lavorazioni derivanti dai prezziari e dai massimali specifici definiti nell’Allegato I quando applicabile, si osserva che in merito agli interventi trainanti: la spesa massima ammissibile è completamente utilizzata per gli interventi antisismici “Sismabonus” e per l’intervento di sostituzione dell’impianto di climatizzazione, invece rimane un residuo di 5.494 € per l’intervento di isolamento delle superfici opache, utilizzabile per coprire una parte delle relative spese tecniche professionali svolte per l’intervento di efficientamento energetico.
Riguardo gli interventi trainati paiono esserci ancora grandi margini da utilizzare, ma nella realtà non è così. Infatti per la sostituzione delle finestre il vero limite è rappresentato dai massimali specifici di costo come descritti al §4 e §5, per i quali il tecnico abilitato può anche avvalersi dei prezzi indicati all’Allegato I. Anche per l’installazione dell’impianto fotovoltaico con sistema di accumulo il vero limite è rappresentato dal massimale specifico fornito direttamente nel “Decreto Rilancio” (si veda §4 e §5). Il margine per la sostituzione delle finestre può essere in piccola parte utilizzato per coprire le relative spese professionali, invece il grande margine relativo all’impianto fotovoltaico ed al sistema di accumulo non può in alcun modo essere utilizzato.
Gli oneri per le prestazioni professionali come detto al §3 possono rientrare in detrazione 110%, sempre nel rispetto del massimale ammissibile per lo specifico intervento agevolato. Nella fattispecie dunque sarà possibile detrarre dalle spese professionali per la progettazione energetica il residuo di 5.494 € dell’intervento di isolamento e una piccola parte del residuo per l’intervento di sostituzione delle finestre quantificata in 1.500 € (stimata come quota parte delle prestazioni professionali per la progettazione energetica relativa allo specifico intervento: si pensi ad esempio ai dettagli costruttivi, alla direzione lavori, alla sicurezza in cantiere …).
Possono dunque accedere alla detrazione 110% un totale di 6.994 € di oneri professionali, utilizzando così appieno anche la spesa massima ammissibile di 50.000 € per l’intervento trainante di isolamento termico ed aumentando l’importo per l’intervento trainato di sostituzione delle finestre che arriva a 20.480 € (18.980+1.500).
In merito alle spese per le prestazioni professionali sarebbe stato opportuno a livello legislativo prevedere un massimale dedicato, che poteva essere stimato applicando il metodo introdotto dal “Decreto requisiti ecobonus” (cioè applicando il DM 17 giugno 2016 “Decreto parametri”, si veda §3) in modo da dare maggiore dignità e valore al lavoro tecnico professionale, anche agli occhi del committente.
Riassumendo, le spese ammissibili in detrazione 110% sono di 220.220 € derivanti da:
96.000 + (44506+5494) + 30.000 + (18.980+1.500) + 10.240 + 13.500 = 220.220 €
Applicando la detrazione 110% si ottiene la detrazione totale pari a 242.242 €:
220.220 x 1,1 = 242.242 €
Quindi l’intervento complessivo al netto della detrazione costerà al committente 65.041 €, residuo tra il totale complessivo e la detrazione totale: 308.089 – 242.242 = 65.0847 €
Nel caso in cui il committente non abbia la possibilità di portare a detrazione i 242.242 € nei cinque anni previsti dal Superbonus, dato che si tratta di una detrazione annua considerevole (48.448 €), è possibile attivare l’opzione di sconto in fattura o meglio cessione del credito, nel qual caso la detrazione che “rimane in tasca” al committente sarà ridotta verosimilmente del 8÷10 % (trattenuto dall’ente che si fa carico dell’ammontare detraibile).
In caso di cessione del credito, ipotizzando che la stessa costi il 10% della detrazione totale, l’intervento costerà al committente 90.072 €, residuo tra il totale complessivo e la detrazione totale decurtata del 10%: 308.089 – (242.242 – 0.1∙242.242) = 90.072 €.
In sostanza le agevolazioni introdotte dal “Decreto Rilancio” con il Superbonus 110% permettono al committente di ristrutturare casa tramite demolizione e ricostruzione anche in ampliamento e raggiungere le massime prestazioni di efficienza energetica e sicurezza sismica, spendendo una cifra estremamente bassa e variabile tra 65.000 € e 90.000 €, a seconda della scelta di utilizzare direttamente la detrazione piuttosto che optare per la cessione del credito.
Va inoltre ricordato che gli importi totali calcolati nel CME del caso allo studio sono stati ricavati come preventivo di spesa applicando i massimali specifici da prezziari e da Allegato I quando applicabile, perciò rappresentano i valori massimi delle varie lavorazioni.
I prezzi di mercato delle singole lavorazioni possono essere in alcuni casi più bassi dei massimali specifici, dunque ci si può attendere che le spese totali (effettivamente sostenute a fronte di fatture emesse per l’intervento di “Demolizione e ricostruzione” con ampliamento) eccedenti i limiti massimi di spesa siano minori, con la conseguenza che l’intervento possa costare al committente ancora meno di quanto qui stimato.
Le novità introdotte dal “Decreto Rilancio” e dal “Decreto Semplificazioni” (vedi articolo dedicato), combinate ora con le migliorie apportate dalla Legge di Bilancio 2021, rappresentano una grande opportunità per il rinnovamento del parco edilizio nazionale.
L’applicazione del Superbonus 110% ad un caso studio reale ci ha permesso di confermare l’appetibilità tecnica ed economica della ristrutturazione tramite “Demolizione e ricostruzione” anche con ampliamento.
Dal punto di vista tecnico la procedura di progettazione è semplificata avendo la garanzia del rispetto dei requisiti tecnici per accedere all’agevolazione e potendola applicare anche all’ampliamento, raggiungendo contemporaneamente i massimi livelli di efficienza energetica e sicurezza sismica, non ottenibili con altri interventi di riqualificazione dell’esistente.
Dal punto di vista economico si è potuto rilevare come per la “Demolizione e ricostruzione” con ampliamento di un edificio unifamiliare sia sufficiente un esborso da parte del committente solo del 20-30% della spesa complessiva, portando in detrazione rispettivamente l’80-70% della spesa complessiva, a seconda della scelta del committente di detrarre direttamente piuttosto che avvalersi dell’opzione di cessione del credito.
Si osserva che il caso di edificio unifamiliare rappresenta la condizione di convenienza economica più contenuta, infatti detta convenienza aumenta nel caso di edifici con più U.I., potendosi incrementare anche i massimali di spesa in funzione del numero di U.I. presenti.
L’analisi del caso studio esposto nel presente contributo, ci ha permesso inoltre di approfondire alcune fasi cruciali dell’applicazione del Superbonus 110% commendandone ed osservandone le peculiarità:
È emerso che risulta essenziale per la riuscita di un progetto agevolato con il Superbonus 110% lo sviluppo di un CME accurato quale strumento per la verifica della congruità delle spese sia in relazione ai massimali specifici che in relazione all’ammontare massimo delle spese ammissibili.
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“A nome di tutto il Gruppo Danesi, in questo anno particolarmente complesso, rivolgo in modo ancora più sentito a tutti i dipendenti, collaboratori, fornitori, clienti e loro famigliari, i miei migliori auguri di un sereno Natale e di un nuovo Anno sereno e carico di positività.“
Roberto Danesi
presidente FORNACI LATERIZI DANESI SPA
I nostri uffici rimarranno chiusi da giovedì 24 dicembre a venerdì 25 dicembre e da giovedì 31 dicembre a mercoledì 6 gennaio 2021.
Saranno aperti da lunedì 28 dicembre a mercoledì 30 dicembre e dal 6 gennaio 2021.
Superbonus 110%, le soluzioni di Fornaci Laterizi Danesi
La conversione in legge del DL 19 maggio 2020, n. 34, cosiddetto “Decreto Rilancio” e del DL 16 luglio 2020, n. 76, cosiddetto “Decreto Semplificazioni” hanno introdotto incentivi per efficientamento energetico e Sisma Bonus particolarmente rilevanti, ampliando inoltre in modo significativo il concetto di “Demolizione e ricostruzione” inteso come intervento di ristrutturazione edilizia, e quindi compatibile con l’applicazione dei bonus fiscali, sia nuovi che preesistenti.
Alla luce di questi provvedimenti gli interventi di “Demolizione e ricostruzione” diventano quindi una grande opportunità per rinnovare il parco edilizio nazionale garantendo l’ottenimento dei massimi standard di efficienza energetica e sicurezza sismica degli edifici, altrimenti non ottenibili con interventi di riqualificazione e miglioramento dell’esistente.
In questo contributo si aggiorna il quadro legislativo risultante e si esemplificano le opportunità di usufruire in tale ambito del Superbonus 110% e delle altre detrazioni fiscali attualmente previste.
La Legge n. 120 del 11/09/2020 (G.U. n. 228 del 14/09/2020), di conversione del DL 16/07/2020 n. 76 (cosiddetto Decreto Semplificazioni) è intervenuto apportando significative modifiche al D.P.R. 380 (cosiddetto Testo Unico dell’Edilizia).
In particolare, al fine di semplificare e accelerare le procedure edilizie e ridurre gli oneri a carico dei cittadini e delle imprese, nonché di assicurare il recupero e la qualificazione del patrimonio edilizio esistente e lo sviluppo di processi di rigenerazione urbana, decarbonizzazione, efficientamento energetico, messa in sicurezza sismica e contenimento del consumo di suolo, l’art. 10 della Legge n. 120/2020 amplia il campo degli interventi di ristrutturazione edilizia definiti all’art. 3 “Definizione degli interventi edilizi”, introducendo al comma 1, lettera d) del D.P.R. 380/2001 quanto segue:
“Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi altresì gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti con diversi sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche, con le innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica, per l’applicazione della normativa sull’accessibilità, per l’istallazione di impianti tecnologici e per l’efficientamento energetico. L’intervento può prevedere altresì, nei soli casi espressamente previsti dalla legislazione vigente o dagli strumenti urbanistici comunali, incrementi di volumetria anche per promuovere interventi di rigenerazione urbana. Costituiscono inoltre ristrutturazione edilizia gli interventi volti al ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza.”
Inoltre, all’art. 2-bis del D.P.R. 380/2001 “Deroghe in materia di limiti di distanza tra fabbricati”, comma 1-ter, è stato precisato:
“In ogni caso di intervento che preveda la demolizione e ricostruzione di edifici, anche qualora le dimensioni del lotto di pertinenza non consentano la modifica dell’area di sedime ai fini del rispetto delle distanze minime tra gli edifici e dai confini, la ricostruzione è comunque consentita nei limiti delle distanze legittimamente preesistenti. Gli incentivi volumetrici eventualmente riconosciuti per l’intervento possono essere realizzati anche con ampliamenti fuori sagoma e con il superamento dell’altezza massima dell’edificio demolito, sempre nei limiti delle distanze legittimamente preesistenti.”
Il Decreto Semplificazioni chiarisce in modo univoco che la “Demolizione e ricostruzione” è a tutti gli effetti un intervento di “Ristrutturazione edilizia” anche quando l’edificio viene ricostruito:
Vengono così eliminati alcuni dubbi interpretativi e limitazioni, che hanno finora frenato la sostituzione edilizia.
Inoltre, in virtù delle deroghe sui limiti di distanza, la demolizione e ricostruzione può avvenire:
Nel computo della volumetria di un edificio oggetto di “Demolizione e ricostruzione” inteso come intervento di ristrutturazione edilizia, anche laddove si operi senza incremento di volumetria, è possibile avvalersi di un’ulteriore agevolazione in base a quanto previsto dal D.Lgs. n. 73 del 14/07/2020 (G.U. n. 175 del 14/07/2020) che, all’art. 13, comma 1, lettera b), recita testualmente:
“Nel caso di interventi di manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia, il maggior spessore delle murature esterne e degli elementi di chiusura superiori ed inferiori, necessario per ottenere una riduzione minima del 10 per cento dei limiti di trasmittanza previsti dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive modificazioni, certificata con le modalità di cui al medesimo decreto legislativo, non è considerato nei computi per la determinazione dei volumi, delle altezze, delle superfici e dei rapporti di copertura. Entro i limiti del maggior spessore di cui sopra, è permesso derogare, nell’ambito delle pertinenti procedure di rilascio dei titoli abitativi di cui al titolo II del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, a quanto previsto dalle normative nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in merito alle distanze minime tra edifici, alle distanze minime dai confini di proprietà, alle distanze minime di protezione del nastro stradale e ferroviario, nonché alle altezze massime degli edifici. Le deroghe vanno esercitate nel rispetto delle distanze minime riportate nel codice civile.”
In altri termini, laddove si realizzino pareti con trasmittanza inferiore di almeno il 10% rispetto ai requisiti limite previsti, l’extraspessore della parete correlato a tale riduzione di trasmittanza non viene considerato nella determinazione dei volumi.
Purtroppo il legislatore ha deciso di introdurre una limitazione alle zone urbane in cui attuare in modo semplificato gli interventi di “Demolizione ricostruzione” L’art. 2-bis del D.P.R. 380/2001, comma 1-ter, a seguito delle modifiche introdotte dal Decreto Semplificazioni, specifica infatti dove gli interventi di demolizione e ricostruzione devono sottostare a limiti più restrittivi:
“Nelle zone omogenee A di cui al decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai piani urbanistici comunali, nei centri e nuclei storici consolidati e in ulteriori ambiti di particolare pregio storico e architettonico, gli interventi di demolizione e ricostruzione sono consentiti esclusivamente nell’ambito dei piani urbanistici di recupero e di riqualificazione particolareggiati, di competenza comunale, fatti salvi le previsioni degli strumenti di pianificazione territoriale, paesaggistica e urbanistica vigenti e i pareri degli enti preposti alla tutela.”
L’art. 3, comma 1, lettera d) del D.P.R. 380/2001, a seguito delle modifiche introdotte dal Decreto Semplificazioni, precisa inoltre:
“Rimane fermo che, con riferimento agli immobili sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonché, fatte salve le previsioni legislative e degli strumenti urbanistici, a quelli ubicati nelle zone omogenee A di cui al decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai piani urbanistici comunali, nei centri e nuclei storici consolidati e negli ulteriori ambiti di particolare pregio storico e architettonico, gli interventi di demolizione e ricostruzione e gli interventi di ripristino di edifici crollati o demoliti costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia soltanto ove siano mantenuti sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell’edificio preesistente e non siano previsti incrementi di volumetria.”
Se da un lato può essere comprensibile tutelare gli edifici storici sottoposti a vincoli monumentali e artistici, che caratterizzano i centri storici di molte città italiane, il fatto di estendere le limitazioni alle zone omogenee A o a quelle ad esse assimilabili in base a disposti regionali e comunali è un controsenso che contraddice gli obiettivi dichiarati dal legislatore di favorire la rigenerazione urbana, l’efficientamento energetico, la messa in sicurezza sismica, impedendo in molti casi di intervenire su edifici vetusti e privi di pregio architettonico, e limitando di fatto i potenziali benefici attesi anche in termini di rilancio dell’economia e del settore delle costruzioni.
L’aver chiarito che la “Demolizione e ricostruzione”, nella più ampia accezione dei termini precedentemente esposti, è a tutti gli effetti un intervento di “Ristrutturazione edilizia” apre l’opportunità di accedere anche per essa a tutte le agevolazioni fiscali disponibili.
La Legge n. 77 del 17/07/2020 (G.U. n. 180 del 18/07/2020), di conversione del DL 19/05/2020 n. 34 (cosiddetto Decreto Rilancio), all’art. 119 “Incentivi per l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici” che disciplina il cosiddetto Superbonus 110%, lo esplicita precisando quanto segue:
“Nel rispetto dei suddetti requisiti minimi, sono ammessi all’agevolazione, nei limiti stabiliti per gli interventi di cui ai citati commi 1 e 2, anche gli interventi di demolizione e ricostruzione di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.”.
Per quanto concerne gli interventi di demolizione e ricostruzione è opportuno precisare ulteriori aspetti concernenti la corretta definizione dei massimali di spesa e di detrazione fruibili ai fini dell’applicazione del Superbonus 110%, aspetti che sono stati oggetto di specifici chiarimenti ministeriali:
I requisiti per accedere al nuovo Superbonus del 110% previsto dal Decreto Rilancio, esplicitati nell’art. 119 sono molteplici e piuttosto articolati. Si rimanda per approfondimenti al suddetto articolo del disposto normativo ed ai relativi provvedimenti attuativi (Circolare n. 24/E del 8 agosto 2020 dell’Agenzia delle Entrate, D.M. 06/08/2020 “Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici – cd. Ecobonus.” (Decreto Requisiti), D.M. 06/08/2020 “Requisiti delle asseverazioni per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici – cd. Ecobonus.” (Decreto Asseverazioni)).
Tuttavia è possibile affermare che, almeno per quanto riguarda gli aspetti prestazionali (miglioramento di almeno due classi energetiche e riduzione della classe di rischio sismico in primis), essi risulteranno sempre ampiamente e facilmente soddisfatti laddove si proceda alla demolizione e ricostruzione di un edificio esistente.
Si tenga presente che il prerequisito fondamentale per accedere al Superbonus per i diversi interventi di efficientamento energetico è infatti quello di assicurare un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio. Interventi parziali sull’esistente, quali per esempio l’applicazione di un rivestimento a cappotto, non consentono in molti casi di ottenere il soddisfacimento di questo requisito se non abbinati ad altri interventi che solitamente devono riguardare gli aspetti impiantistici. Sempre a titolo esemplificativo, interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale realizzati su edifici con 2 o più U.I. non indipendenti dotate di impianti autonomi, impongono la realizzazione di impianti centralizzati, realizzabili in caso di demolizione e ricostruzione; se la sostituzione viene invece prevista come intervento parziale sull’esistente, essa risulta difficilmente attuabile, richiedendo opere invasive non compatibili con la contemporanea occupazione degli ambienti abitativi.
In ogni caso, interventi parziali su edifici esistenti che ricadono attualmente in classi energetiche E, F, G possono portare al più ad elevare la classe energetica rispettivamente alla C, D, E. La demolizione e ricostruzione consente di realizzare edifici NZEB in classe A4, la migliore prevista dall’attuale classificazione.
Le fattispecie che godono di incentivi fiscali applicabili anche agli interventi di ristrutturazione edilizia tramite “Demolizione e ricostruzione” sono molteplici. L’Agenzia delle Entrate ha inoltre precisato che, qualora si realizzino più interventi riconducibili a diverse fattispecie agevolabili, è possibile fruire di ciascuna agevolazione, nell’ambito di ciascun limite di spesa, a condizione che siano distintamente contabilizzate le spese riferite ai diversi interventi e siano rispettati gli adempimenti specificamente previsti in relazione a ciascuna detrazione (Circolare n. 24/E del 8 agosto 2020 dell’Agenzia delle Entrate; Risoluzione n. 60/E del 28 settembre 2020 dell’Agenzia delle Entrate). In base a tale principio, e considerando il combinato disposto dei diversi provvedimenti legislativi, nel caso di intervento di ristrutturazione edilizia realizzato tramite “Demolizione e ricostruzione” dell’edificio, l’insieme delle agevolazioni fruibili che ne consegue è sintetizzato in tab. 1 e tab. 2.
Con riferimento al Superbonus 110% introdotto dal Decreto Rilancio, nel caso di “Demolizione e ricostruzione” trovano applicazione contemporaneamente tutti gli interventi “trainanti” che danno accesso alla detrazione [tab. 1].
Con l’applicazione di uno o più interventi trainanti di tab. 1, il Decreto Rilancio definisce poi una serie di altri interventi di efficientamento energetico, cosiddetti trainati, che, se eseguiti congiuntamente a quelli principali, possono beneficiare a loro volta del Superbonus 110%. Nel caso di “Demolizione e ricostruzione” quelli che sicuramente possono essere eseguiti insieme agli interventi trainanti, sono riportati in tab. 2.
È opportuno ricordare che, per ogni fattispecie di intervento, vale il principio secondo cui l’intervento di categoria superiore assorbe quelli di categoria inferiore ad esso collegati (criterio generale espresso nella Circolare n. 57/E del 24/02/1998, Ministero delle Finanze, anche con riferimento a spese di manutenzione ordinaria conseguenti alla realizzazione di interventi di ristrutturazione edilizia, principio riconfermato poi nella Risoluzione n. 147/E del 29 novembre 2017 dell’Agenzia delle Entrate e nella Risposta n. 455 del 7 ottobre 2020 dell’Agenzia delle Entrate). La detrazione prevista per gli interventi antisismici può quindi essere applicata, per esempio, anche alle spese di manutenzione ordinaria (tinteggiatura, intonacatura, rifacimento di pavimenti, ecc.) e straordinaria, necessarie al completamento dell’opera. Lo stesso dicasi per altre opere, per esempio rifacimento impianti elettrici, idraulici e igienico sanitari, demolizione e ricostruzione di pareti e muri interni, ecc., che è necessario prevedere per attuare compiutamente interventi di efficientamento energetico.
Ovviamente, nel caso in cui gli interventi di categoria inferiore realizzati possano essere contemplati sia nelle agevolazioni per la riqualificazione energetica o il miglioramento sismico, sia in quelle per la ristrutturazione edilizia, il contribuente può fruire, per le medesime spese, soltanto dell’uno o dell’altro beneficio.
Alcune delucidazioni sulla differenza (importante) tra spesa massima ammissibile e detrazione massima ammissibile.
Quando parliamo di spesa massima ci riferiamo direttamente al tetto massimo di investimento sostenuto dal committente, sulla base del quale calcolare la detrazione massima.
Esempio: vogliamo beneficiare del Superbonus 110% per interventi di isolamento termico delle strutture opache per un edificio di 6 unità immobiliari. A quanto ammonta la spesa massima e quale detrazione potrà raggiungere il condominio saturando la spesa massima?
Per un edificio di 6 unità immobiliari, la spesa massima sarà pari a:
40.000 € x 6 = 240.000 €
Ammettendo di saturare l’investimento, avremo una detrazione massima all’aliquota del 110% di 240.000 € x 1,10 = 264.000 €
Quando parliamo di detrazione massima, il limite si sposta sulla cifra alla quale è già applicata l’aliquota percentuale relativa al bonus fiscale spettante.
Esempio: vogliamo eseguire un intervento di sostituzione delle finestre comprensive di infissi. La detrazione massima ammissibile è di 60.000 € per ogni U.I.. A quanto può ammontare la spesa sostenuta?
Se l’intervento rientrasse nel normale Ecobonus (art. 1, comma 345 Legge 296/2006) si avrebbe attualmente diritto ad un’aliquota di detrazione del 50%. La spesa massima ammissibile sarebbe quindi: 60.000 € / 0,50 = 120.000 €
Se l’intervento rientrasse come intervento trainato nel Superbonus 110% la spesa massima ammissibile diventerebbe: 60.000 € / 1,10 = 54.545 €
Il cosiddetto “Sismabonus acquisti”, introdotto nel 2017 limitatamente alla zona sismica 1, esteso poi dal 1 maggio 2019 anche alle zone sismiche 2, 3, consiste in una detrazione fiscale di cui può avvalersi chi compra, entro 18 mesi dal termine dei lavori, unità immobiliari da imprese che hanno provveduto alla demolizione e ricostruzione dell’edificio anche con variazione volumetrica rispetto al preesistente edificio e conseguendo la riduzione di almeno una classe di rischio sismico [tab. 3].
Per effetto di quanto disposto dall’art. 119 del Decreto Rilancio, anche tale detrazione è elevata al 110% delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 (Risposta ad interpello n. 325 del 09/09/2020 dell’Agenzia delle Entrate).
Il Superbonus 110% influisce positivamente anche sul Sismabonus acquisti portando l’ammontare della detrazione a favore dell’acquirente ad un valore pari a € 96.000 x 1,10 = € 105.600, indipendentemente dal passaggio a una o due classi di rischio inferiori.
Pur non entrando nel merito delle procedure ed adempimenti previsti, è importante evidenziare che il Decreto Rilancio, all’art. 121, introduce per tutte le fattispecie di interventi qui descritti la possibilità di optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante in sede di dichiarazione dei redditi relativa all’anno di riferimento delle spese, alternativamente:
Queste opportunità eliminano il problema, spesso determinante nel limitare l’accesso alle agevolazioni, dell’eventuale incapienza da parte del fruitore delle agevolazioni. Si rimanda al Provvedimento Prot. n. 283847/2020 del 8 agosto 2020 dell’Agenzia delle Entrate per approfondimenti sulle modalità di adesione alle opzioni dello sconto e cessione del credito, che esulano dagli scopi del presente articolo.
La durata delle agevolazioni descritte è attualmente stabilita, salvo possibili future proroghe, fino al 31/12/2021, eccetto per la detrazione del 50% sulle spese di ristrutturazione edilizia con massimale di € 96.000 per U.I., attualmente in essere fino al 31/12/2020 (poi scenderebbe al 36% con massimale di € 48.000 per U.I.), ma che si ritiene molto probabile verrà mantenuta tale con proroga alla medesima scadenza delle altre.
Nell’ambito del Superbonus 110% e limitatamente al caso in cui gli interventi siano effettuati da Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) comunque denominati, nonché dagli enti aventi le medesime finalità sociali, la detrazione del 110% può essere applicata alle spese sostenute fino al 30/06/2022.
È opportuno segnalare che, in base alle informazioni ad oggi disponibili, sono già in discussione a livello governativo proposte per prorogare il Superbonus fino al 2023 o 2024.
Il nuovo quadro legislativo configuratosi a seguito dei decreti di recente emanazione (Decreto Semplificazioni, Decreto Rilancio e relativi provvedimenti attuativi) rende particolarmente appetibile progettare e realizzare interventi di ristrutturazione edilizia degli edifici tramite “Demolizione e ricostruzione”, potendo contare su agevolazioni fiscali significative (Superbonus 110% in primis) e potenzialmente fruibili da tutti grazie all’introduzione dello sconto o cessione del credito.
La demolizione e ricostruzione rappresenta il migliore strumento per rinnovare concretamente il patrimonio edilizio aumentando nel contempo la sicurezza, la qualità del costruito, il comfort abitativo e riducendo il fabbisogno energetico. Essa è oggi vantaggiosa sia per motivi tecnici che economici:
Fornaci Laterizi Danesi, per quanto di sua competenza, offre il proprio supporto tecnico per individuare le migliori soluzioni costruttive per le strutture opache verticali dell’involucro edilizio.
Fornaci Laterizi Danesi è da sempre impegnata nella ricerca di soluzioni produttive a basso impatto ambientale. Uno sforzo ripagato dal fatto che tutta la produzione di laterizi oggi senza difficoltà risponde pienamente ai Criteri Ambientali Minimi (CAM).
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali ed ecologici definiti dal Ministero dell’Ambiente volti ad indirizzare le Pubbliche Amministrazioni e, non solo, verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti fornendo indicazioni per l’individuazione di soluzioni progettuali, prodotti o servizi migliori sotto il profilo ambientale.
L’efficacia dei CAM è stata assicurata in primo luogo dall’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, dall’art. 34, recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale”, contenuto nel D.lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.lgs 56/2017), definendo che le stazioni appaltanti nell’acquisto di beni, lavori e servizi rientranti nelle categorie individuate dal PAN GPP (Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione) sono obbligate ad inserire nei bandi, a prescindere dal valore dell’importo, le specifiche tecniche e le clausole contrattuali individuate dai CAM.
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) adottati con Decreto Ministeriale dal Ministero dell’Ambiente nel settore dell’edilizia e, quindi, dei laterizi, sono rivolti all’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici (approvato con DM 11 ottobre 2017, in G.U. Serie Generale n. 259 del 6 novembre 2017).
Nello specifico nel paragrafo 2.4.2.3., si legge come requisito mimino che “I laterizi usati per muratura e solai devono avere un contenuto di materiale riciclato (secco) di almeno il 10% sul peso del prodotto”.
Tra gli strumenti di verifica si autorizza l’uso di “…autodichiarazione ambientale di Tipo II conforme alla norma ISO 14021, verificata da un organismo di valutazione della conformità” che dovrà essere fornita alla stazione appaltante in fase di esecuzione dei lavori, nelle modalità indicate nel relativo capitolato.
Tutti i laterizi prodotti da Fornaci Laterizi Danesi contengono almeno il 10% di materiale riciclato sul peso del prodotto, rispondendo quindi, ai requisiti di conformità ai Criteri Ambientali Minimi.
Fornaci Laterizi Danesi, da sempre impegnata nella ricerca di soluzioni innovative nel settore dell’edilizia, da tempo ha raccolto la sfida della digitalizzazione della progettazione edilizia, e da sempre offre al mercato della progettazione soluzioni innovative quali i blocchi del sistema Normablok Più oggi disponibili anche in file BIM – Building Information Modeling.
Il BIM è una metodologia che consente ai professionisti dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni di generare un modello digitale contenente le informazioni sull’intero ciclo di vita dell’opera, dal progetto alla costruzione fino alla sua demolizione e dismissione.
I file BIM della Linea Normablok Più soddisfano pienamente l’ambito ingegneristico, fornendo tutti i dati necessari alla progettazione, alla canterizzazione e manutenzione dell’edificio.
Da oggi, i progettisti, attraverso lo sviluppo degli strumenti di progettazione BIM, sono in grado di simulare la realizzazione dell’edificio ed il suo comportamento al computer, prima ancora di iniziarne la costruzione, attraverso una piena integrazione tra la fase progettuale e quella esecutiva.
Registrati per accedere all’archivio BIM dei blocchi Normablok Più, i blocchi in laterizio ad altissime prestazioni integrati con polistirene additivato di grafite Neopor® di BASF.
Normablok Più è il sistema di blocchi isolanti in laterizio di Fornaci Laterizi Danesi con polistirene additivato di grafite Neopor® di BASF.
Partecipa al webinar live e scopri tutte le soluzioni costruttive, i vantaggi e le novità della Linea Normablok Più.
In modo particolare, durante il webinar, verranno affrontati diversi aspetti costruttivi come la correzione dei ponti termici, la progettazione e messa in opera di una nuova muratura portante e di tamponamento, la realizzazione di murature armate con i blocchi del sistema Normablok Più.
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Corso di Tecnologia di componenti e sistemi edilizi e principi di impianti termici ed elettrici
Prof. Graziano Salvalai
Fornaci Laterizi Danesi docente per un giorno in un seminario didattico online presso il corso di Tecnologia di componenti e sistemi edilizi e principi di impianti termici ed elettrici del Politecnico di Milano.
Attraverso questo intervento abbiamo potuto mostrare e descrivere i prodotti in laterizio Danesi disponibili per il mondo delle costruzioni, sia per murature perimetrali che per le partizioni interne ed i solai, la produzione dei laterizi e qualche caso studio.
Ringraziamo tutti gli studenti che hanno partecipato!
Dal 18 settembre al 18 ottobre 2020, Fornaci Laterizi Danesi è sponsor della mostra Làtèr-La Terra.
L’evento si terrà presso il Museo Archeologico San Lorenzo di Cremona ed è realizzato grazie al progetto Cultura Partecipata 2020 del Comune di Cremona con il sostegno dell’associazione Arte della ceramica di Firenze.
La mostra si sviluppa all’interno del museo archeologico S.Lorenzo dove le opere contemporanee dialogheranno con i reperti presenti, un invito per l’osservatore ad aprirsi al confronto fra passato e presente e a comprendere il legame che unisce l’argilla allo sviluppo della civiltà.
Frutto di intensa collaborazione degli artisti Francesca Baldrighi e Vanni Donzelli con l’architetto-fotografo Nicola Bianchessi la mostra si sviluppa all’interno del Museo Archeologico S.Lorenzo.
Location
Museo Archeologico S. Lorenzo
Cremona, Via San Lorenzo, 4, (Cremona)
Orario di apertura
Lunedì e martedì chiuso
Mercoledì-giovedì-sabato-domenica ore 11.00-18.00
Venerdì ore 16.00-22.00
Per restare aggiornati sulle informazioni della mostra, segui gli aggiornementi della Pagina Facebook LaterLaterra o visita il sito.
Realizzazione Moniga del Garda
Ecobonus e Sismabonus 2020
Con il Decreto Rilancio e Superbonus 110%, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 18 luglio 2020, entrano ufficialmente in vigore le nuove detrazioni fiscali previste per interventi di efficientamento energetico (Ecobonus) e riduzione del rischio sismico (Sismabonus), ampliandone lʼimpiego anche ad interventi di ristrutturazione edilizia realizzati tramite “demolizione e ricostruzione”.
Proprio in questo ambito le soluzioni Normablok Più di Fornaci Laterizi Danesi consentono di ottenere i massimi benefici, realizzando contemporaneamente sia il miglioramento sismico dellʼedificio, con conseguente accesso alle detrazioni fiscali del 110% per il Sismabonus, sia lʼefficientamento energetico nei termini richiesti dalla normativa, potendo in tal modo usufruire anche della detrazione fiscale del 110% per tutti gli interventi di riqualificazione energetica correlati.
Il tutto con un sistema costruttivo basato sullʼimpiego di materiali marcati CE, che rispondono pienamente ai requisiti previsti dai Criteri Ambientali Minimi (CAM), con in più lʼaffidabilità e la durata nel tempo che solo le soluzioni in laterizio possono garantire e con le peculiarità di inerzia termica e comfort termo-igrometrico tipiche delle soluzioni massive in laterizio Normablok Più.
Fornaci Laterizi Danesi partecipa alla giornata tematica Ecobonus 110% organizzata da Infoweb il 21 luglio 2020.
Dopo la conversione in Legge del Decreto Rilancio, ma ancora in attesa delle direttive operative, Infoweb dedica un’intera giornata al tema più caldo degli ultimi mesi.
Nel dibattito di apertura, gli esperti rappresentanti di istituzioni ed associazioni proporranno la loro visione sul futuro del settore evidenziando criticità ed opportunità.
Alle 17:00, Fornaci Laterizi Danesi parteciperà al webinar con l’intervento dal titolo: “Normablok Più e i nuovi incentivi fiscali per l’edilizia: sicurezza sismica e termica certificate, anche per interventi di demolizione e ricostruzione”.
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Normablok Più è il sistema costruttivo completo, brevettato, dalle prestazioni migliorate, grazie all’integrazione con il polistirene additivato di grafite Neopor® di BASF, in grado di coniugare praticità, efficienza, economia e velocità di messa in opera. I blocchi isolanti Normablok Più, adatti alle diverse zone sismiche, sono ideali per la realizzazione di murature monostrato portanti, armate o ordinarie, murature di tamponamento e per la correzione dei ponti termici di pilastri e travi.
In particolare durante questo ciclo d’incontri si progetterà con Normablok Più Muratura Armata (MA): una linea completa di blocchi in laterizio ad alte prestazioni termiche concepita da Fornaci Laterizi Danesi per realizzare murature armate in tutte le zone sismiche.
Realizzato con laterizio Poroton P800, i blocchi della linea Normablok Più Muratura Armata coniugano ai ben noti vantaggi della muratura armata le prestazioni del polistirene espanso additivato di grafite Neopor® di BASF, arrivando così a generare un sistema costruttivo dalle eccellenti performance. Abbinati alla malta termo-sismica Danesi MTM10 e sfruttando l’apposito foro dotato di preincisione, i blocchi Normablok Più Muratura Armata vengono posti in opera integrandoli con barre di armatura orizzontali e verticali, creando così murature armate per edifici ad alte prestazioni termiche.
Il risultato è una muratura armata portante in tutte le zone sismiche, rispondente ai requisiti delle NTC 2018 (D.M. 17/01/2018), semplice e veloce da realizzare, sicura sismicamente e dalle elevate prestazioni termiche, subito pronta per l’intonacatura.
Fornaci Laterizi Danesi incontra le software house in un ciclo di webinar gratuiti per scoprire la modellazione ed il calcolo della muratura armata Normablok più.
Durante gli incontri, le software house presenteranno il proprio software per poi passare alla progettazione di una struttura da realizzare con muratura armata Normablok Più.
Attraverso quindi un esempio pratico verranno illustrati:
In collaborazione con:
1° WEBINAR Giovedì 18 giugno ore 16:30 – Introduzione al sistema Normablok Più DANESI
Relatori: Ing. Luca Barbieri, Ing. Flavio Mosele, Ing. Emanuele Serventi
2° WEBINAR Giovedì 25 giugno ore 16:30 – Intervento della software house CONCRETE
Relatore: Ing. Luigi Nulli
3° WEBINAR Giovedì 02 luglio ore 16:30 – Intervento della software house STA DATA
Relatore: Ing. Paolo Palma
4° WEBINAR Giovedì 09 luglio ore 16:30 – Intervento della software house 2 SI
Relatore: Ing. Gennj Venturini
5° WEBINAR Giovedì 16 luglio ore 16:30 – Intervento della software house CDM DOLMEN
Relatori: Ing. Alessandra Bazzarin, Ing. Gianmarco Massucco
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Normablok Più è il sistema di blocchi isolanti in laterizio con polistirene additivato di grafite Neopor® di BASF, di Fornaci Laterizi Danesi.
Partecipa al webinar live e scopri la gamma dei prodotti Normablok Più, le loro soluzioni, i loro vantaggi e le novità costruttive.
In modo particolare, durante la conferenza, verranno affrontate diverse problematiche costruttive come la correzione dei ponti termici, la costruzione di una nuova muratura portante e di tamponamento, la realizzazione di murature armate e la loro soluzione con i blocchi del sistema Normablok Più.
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Normablok Più è il sistema di blocchi isolanti in laterizio con polistirene additivato di grafite Neopor® di BASF, di Fornaci Laterizi Danesi.
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In modo particolare, durante la conferenza, verranno affrontate diverse problematiche costruttive come la correzione dei ponti termici, la costruzione di una nuova muratura portante e di tamponamento, la realizzazione di murature armate e la loro soluzione con i blocchi del sistema Normablok Più.
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Normablok Più Ponti Termici
Il meglio di Klimahouse 2020
Murature portanti in zona sismica con alte performace energetiche
La prima novità di Fornaci Laterizi Danesi per il 2020: Normablok Più Ponti Termici
La prima novità di Fornaci Laterizi Danesi per il 2020: Normablok Più Ponti Termici
La prima novità di Fornaci Laterizi Danesi per il 2020: Normablok Più Ponti Termici
Correzione dei ponti termici in cantiere: nuova costruzione e ristrutturazione
Ringraziamenti
Si è conclusa con successo la nostra partecipazione a Klimahouse 2019.
Ringraziamo tutti coloro che hanno visitato il nostro stand e che, grazie alle installazioni, hanno potuto conoscere e approfondire le caratteristiche dei nostri sistemi costruttivi in laterizio!
Grazie a tutti e continuate a seguirci sul nostro sito www.danesilaterizi.it
Normablok Più e Neopor di BASF: accoppiata vincente
Dal 23 al 26 Gennaio 2019 a Bolzano
Fornaci Laterizi Danesi è presente a Klimahouse 2019 a Bolzano, fiera di riferimento a livello nazionale per il mercato dell’edilizia.
Presenteremo la novità 2019: Normablok Più S40 MA, la soluzione ideale per realizzare una muratura armata di tamponamento, semplice e veloce da realizzare, sicura sismicamente e dalle elevate prestazioni termiche, subito pronta per l’intonacatura, per edifici dalle alte prestazioni termiche.
Sarà possibile conoscere anche Normablok Più S40 HP, il blocco ad alte prestazioni termiche concepito per realizzare tamponature monostrato performanti sicure sismicamente, che è stato sottoposto presso il laboratorio CSI (Centro di Certificazione e Analisi comportamentale polivalente) ad uno speciale test che ne ha certificato gli elevati valori di resistenza al fuoco. Dopo 4 ore di esposizione a 1150° C, la parete è risultata perfettamente integra, confermando un’eccezionale barriera in caso di incendio.
Vi aspettiamo nell’area espositiva C19/06 nel settore CD.
Fiera Bolzano: Come arrivare
Piazza Fiera, 1 – 39100 Bolzano (BZ).
Fiera Bolzano si trova nella zona commerciale di Bolzano Sud, a circa 2,5 Km dal centro città.
Per ulteriori informazioni su come arrivare in Fiera Bolzano, consulta il sito della fiera.
Una muratura armata sempre vincente con Normablok Più S40 MA
Normablok Più S40 MA: sicurezza sismica e strutturale
Fornaci Laterizi Danesi è sponsor della 7^Conferenza Nazionale Passivhaus, evento di punta nella giornata inaugurale di Restructura Expo (Lingotto Fiere, Torino) in programma in Arena Aulenti giovedì 14 novembre dalle ore 14,30 alle 18,30
Tema centrale della 7^ Conferenza che ogni anno riunisce tecnici, professionisti, imprenditori da tutta Italia è la sfida dei cambiamenti climatici che investe tutta la filiera della progettazione di edifici a basso consumo.
Ospite speciale dell’evento è il divulgatore scientifico e climatologo di fama nazionale Luca Mercalli che spiegherà come è possibile fare una rivoluzione ecologica.
L’edilizia in Italia è al centro di una sfida epocale e la Conferenza Nazionale Passivhaus, attraverso casi studio pratici ed il contributo scientifico di qualificati esperti, segna un passo in avanti verso la rivoluzione sostenibile che è in atto.
Classe energetica A con Normablok Più di Danesi
Dalla tradizione costruttiva, soluzioni Danesi a prova di futuro
Classe energetica A: a Sedriano un edificio sostenibile con Normablok Più S40HP
Normablok Più per il primo progetto immobiliare “ville urbane” a Bologna
Laterizio e acciaio: le soluzioni in muratura armata Danesi per le zone sismiche
Laterizio e acciaio un’accoppiata vincente anche in zona sismica
Laterizio e acciaio un’accoppiata vincente anche in zona sismica
Laterizio e acciaio un’accoppiata vincente anche in zona sismica
Laterizio e acciaio un’accoppiata vincente anche in zona sismica
Isolamento in laterizio, anche per zone sismiche
Isolamento e traspirabilità con Normablok Più HP
Blocchi isolanti ad alte prestazioni: Normablok Più S40 Sismico di Danesi
Normablok Più HP di Danesi garantisce il massimo della protezione contro il fuoco
Isolamento e traspirabilità: Normablok Più HP
Danesi ti invita a partecipare al PREMIO POROTON® 2019, istituito dal Consorzio POROTON® Italia allo scopo di valorizzare e divulgare le buone pratiche del progettare e costruire edifici in muratura di laterizio.
COME PARTECIPARE
Le candidature possono essere presentate da progettisti singoli, da studi tecnici ed anche da gruppi di progettisti o studi tecnici, entro e non oltre il 31 maggio 2019. Il premio si rivolge ad interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione, di edifici privati o pubblici, di ogni tipologia costruttiva e di ogni destinazione d’uso, realizzati negli ultimi 5 anni.
L’impiego di blocchi in laterizio porizzato per murature, prodotti dalle aziende aderenti al Consorzio POROTON® Italia, è una condizione necessaria per la partecipazione al concorso.
I candidati dovranno spedire al Consorzio POROTON® Italia una descrizione del progetto accompagnata da tavole di progetto e foto della costruzione, secondo le modalità fornite nel Bando di Concorso.
I VINCITORI
Dopo la fase di candidatura, una Giuria di professionisti ed esperti del settore valuterà i progetti partecipanti stilando una graduatoria ed individuando i tre progetti ritenuti più meritevoli, entro il giorno 11 ottobre 2019. La valutazione della Giuria terrà conto anche dei seguenti criteri: qualità e originalità architettonica del progetto, modalità con cui le murature POROTON® sono state utilizzate per il raggiungimento delle prestazioni ricercate in termini di risparmio energetico, isolamento acustico, sicurezza strutturale e sicurezza al fuoco.
Oltre al prestigio di essere stati selezionati come vincitori, ai primi tre progetti selezionati saranno attribuiti i seguenti premi:
Visita il sito Poroton e scarica il bando di concorso.
Malta premiscelata termica
Isolamento e traspirabilità
Isolamento e traspirabilità con il sistema Normablok Più HP di Fornaci Laterizi Danesi
Isolamento e traspirabilità con il sistema Normablok Più HP di Fornaci Laterizi Danesi
Laterizio al top per nove ville
22 Gennaio 2019 a Bolzano
La progettazione di edifici in muratura – Ordine Ingegneri Bolzano
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “La progettazione di edifici in muratura”.
Normablok Più per il progetto immobiliare “Ville Urbane” a Bologna.
Il laterizio dalle super prestazioni
Con grande soddisfazione ringraziamo tutti i partecipanti del SAIE 2018 che hanno visitato il nostro stand.
Attraverso installazioni dimostrative e grazie ai nostri rappresentanti, presenti in Fiera, abbiamo potuto far conoscere e approfondire le caratteristiche dei nostri sistemi in laterizio.
Grazie a tutti e continuate a seguirci sul nostro sito www.danesilaterizi.it
12 Ottobre 2018 a Brescia
Comportamento e verifica delle tamponature soggette ad azioni sismiche – Ordine Ingegneri di Brescia
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “Comportamento e verifica delle tamponature soggette ad azioni sismiche”.
03 Ottobre 2018 a Bergamo
Costruzioni NZEB in muratura e NTC 2018 – Ordine Ingegneri di Bergamo
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “Costruzioni NZEB in muratura e NTC 2018”.
La casa del futuro. Opportunità incentivi e risparmi
Dal 17 al 20 Ottobre 2018 a Bologna
Il Gruppo Danesi è presente al SAIE 2018 di Bologna nel Padiglione 25 – C65 presso lo stand ANDIL, un’occasione di networking e di crescita professionale, dove scoprire l’eccellenza di tutta la filiera delle costruzioni, attraverso i percorsi dedicati ai “mercati strategici” e ai temi chiave dell’innovazione, della sicurezza sismica, della sostenibilità e della trasformazione digitale.
DANESI presenta i sistemi costruttivi in laterizio più performanti sotto il profilo della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica, quali Normablok Più S40 MA, il nuovo blocco ad alte prestazioni termiche per realizzare murature armate portanti in tutte le zone sismiche e Normablok Più S40 HP, che unisce le eccellenti caratteristiche di isolamento termico dell’ EPS con grafite alle qualità di traspirabilità, naturalità e durabilità del laterizio.
Quartiere Fieristico Bologna Fiere: Come arrivare
Piazza Costituzione 6
40127 Bologna
Per maggiori informazioni su come raggiungere la fiera, visita il sito SAIE 2018.
ORARI
17 ottobre: 9.00 – 18.00
18 ottobre: 9.00 – 18.00
19 ottobre: 9.00 – 18.00
20 ottobre: 9.00 – 17.00
BIGLIETTI OMAGGIO
Il biglietto è gratuito per tutti gli operatori del settore, ti consentirà di visitare SAIE dal 17 al 20 ottobre 2018.
Richiedi il biglietto online.
06 Settembre 2018 a Offanengo (CR)
Edifici in laterizio: sismo-resistenti ed energeticamente efficienti
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “Edifici in laterizio: sismo-resistenti ed energeticamente efficienti”.
Danesi Laterizi: crescono i materiali innovativi
Normablok Più S40 MA, il nuovo blocco Danesi per una muratura armata vincente
18 Giugno 2018 ad Asti
La progettazione di edifici in muratura – Collegio Geometri di Asti
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “La progettazione di edifici in muratura”.
Normablok Più S40 MA, il nuovo blocco Danesi per una muratura armata vincente
06 Giugno 2018 a Brescia
Costruzioni NZEB in muratura e NTC 2018 – Ordine Ingegneri di Brescia, Collegio Geometri di Brescia e Ordine Architetti di Brescia
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “Costruzioni NZEB in muratura e NTC 2018”.
Tamponature monostrato in laterizio ad alte prestazioni termiche
I vantaggi della muratura armata: non solo sicurezza sismica
Classe energetica A garantita per una palazzina a Milano con Normablok Più S40 HP di Fornaci Laterizi Danesi
Un complesso residenziale di Milano raggiunge la Classe A
Classe energetica A per una palazzina a Milano con Normablok Più S40 HP
Con Fornaci Laterizi Danesi la classe energetica A è garantita
Con Fornaci Laterizi Danesi la classe energetica A è garantita
18 Maggio 2018 a Roma
NZEB – Edifici a energia quasi zero
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “NZEB – Edifici a energia quasi zero”.
Più sicurezza con i laterizi Danesi
Classe A per una palazzina residenziale a Milano
Alte prestazioni e massima protezione contro il fuoco con Normablok Più S40 HP di Danesi
Alte prestazioni e massima protezione contro il fuoco con Normablok Più S40 HP di Danesi
Classe A con Normablok Più di Danesi
Normablok Più S40 MA e barre anti-sismiche
Muratura armata portante per tutte le zone sismiche
Danesi presenta Normablok Più S40 MA
Danesi presenta Normablok Più S40 MA
Normablok Più S40 MA di Danesi
09 Febbraio 2018 a Firenze
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “NZEB – Edifici a energia quasi zero” promosso da ASSOCIAZIONE ASSFORM”.
Durante il seminario, si parlerà dalla direttiva Europea 31/2010/CE che introduce il concetto di edificio a “Energia quasi Zero” per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni, degli accorgimenti per realizzare edifici NZEB e dei criteri di progettazione architettonica e impiantistica che il progettista deve tener conto per la realizzazione degli interventi.
Durante la giornata l’Ing. Emanuele Serventi, responsabile ufficio tecnico di Fornaci Laterizi Danesi, interverrà sull’argomento “Edifici in laterizio: sismo-resistenti ed energeticamente efficienti”.
Vi aspettiamo dalle 14:30 alle 18:30 presso l’Aula Magna Rettorato Università di Firenze.
Con Normablok Più S40 MA di Danesi, una muratura armata dalle elevate prestazioni sismiche e termiche
Blocco ad alte prestazioni termiche Normablok Più S40 MA
Danesi. Il nuovo blocco per la muratura armata antisismica
Fornaci Laterizi Danesi: puntiamo sul sismabonus
Con grande soddisfazione ringraziamo tutti i partecipanti di Klimahouse 2018 che hanno visitato il nostro stand.
Attraverso installazioni dimostrative e grazie ai nostri rappresentanti, presenti in Fiera, abbiamo potuto far conoscere e approfondire le caratteristiche dei nostri sistemi in laterizio.
Grazie a tutti e continuate a seguirci sul nostro sito www.danesilaterizi.it
Muratura armata innovativa ad alte prestazioni: Normablok Più S40 MA
Alte prestazioni e massima protezione contro il fuoco con Normablok Più S40 HP di Danesi
Alte prestazioni e massima protezione contro il fuoco con Normablok Più S40 hp di Danesi
Danesi con il nuovo Normablok Più S40 MA a Klimahouse 2018
Normablok Più S40 MA, il nuovo blocco ad alte prestazioni termiche
Dal 24 al 27 Gennaio 2018 a Bolzano
Fornaci Laterizi Danesi è presente a Klimahouse 2018 a Bolzano, fiera di riferimento a livello nazionale per il mercato dell’edilizia.
Presenteremo la novità 2018: Normablok Più S40 MA, il sistema ideale per realizzare una muratura armata portante, semplice e veloce da realizzare, dalle elevate prestazioni termiche, subito pronta per l’intonacatura, per edifici dalle alte prestazioni termiche.
Sarà possibile conoscere anche Normablok Più S40 HP, il blocco ad alte prestazioni termiche concepito per realizzare tamponature monostrato performanti sicure sismicamente, che è stato sottoposto presso il laboratorio CSI (Centro di Certificazione e Analisi comportamentale polivalente) ad uno speciale test che ne ha certificato gli elevati valori di resistenza al fuoco. Dopo 4 ore di esposizione a 1150° C, la parete è risultata perfettamente integra, confermando un’eccezionale barriera in caso di incendio.
Vi aspettiamo nell’area espositiva C19/06 nel settore CD.
Fiera Bolzano: Come arrivare
Piazza Fiera, 1 – 39100 Bolzano (BZ).
Fiera Bolzano si trova nella zona commerciale di Bolzano Sud, a circa 2,5 Km dal centro città.
07 Novembre 2017 a Milano
Efficienza energetica, confort e sicurezza sismica
Fornaci Laterizi Danesi è presente al seminario “Efficienza energetica, confort e sicurezza sismica.”
Parleremo di risparmio energetico, sicurezza strutturale, requisiti acustici passivi e comportamento al fuoco.
Vi aspettiamo dalle 14:30 presso il Centro Congressi FAST in Piazzale Rodolfo Morandi 2 a Milano.
Progetto multidisciplinare di Matteo Mezzadri
“Città minime” è un progetto multidisciplinare di Matteo Mezzadri: un mix di fotografia e scultura che ricostruisce un’urbanità riconoscibile nei suoi elementi essenziali: il mattone.
Mezzadri costruisce una città in miniatura, partendo dalla materia prima, l’argilla dei mattoni di Fornaci Laterizi Danesi.
05 Ottobre 2017 a Torino
Riqualificare in città con obiettivi nZEB
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “Riqualificare in città con obiettivi nZEB” promosso da EdicomEdizioni.
Durante il seminario, partendo dall’inquadramento normativo, verranno presentati i passi necessari per affrontare correttamente un progetto di riqualificazione energetica integrata del sistema edificio-impianto, con l’illustrazione di alcuni casi studio e di alcune innovative soluzioni tecnologiche individuate, tenendo conto che qualsiasi intervento deve essere comunque affrontato in un’ottica complessiva di sostenibilità ambientale.
Dalle 10.25 inoltre, l’Ing. Emanuele Serventi, responsabile ufficio tecnico Danesi Laterizi, interverrà sull’argomento “Edifici in laterizio: sismo-resistenti ed energeticamente efficienti”.
Vi aspettiamo dalle 9:30 alle 13:30 presso il Pacific Hotel Fortino.”
04 Ottobre 2017 a Bergamo
Riqualificare in città con obiettivi nZEB
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “Riqualificare in città con obiettivi nZEB” promosso da EdicomEdizioni.
Durante il seminario, partendo dall’inquadramento normativo, verranno presentati i passi necessari per affrontare correttamente un progetto di riqualificazione energetica integrata del sistema edificio-impianto, con l’illustrazione di alcuni casi studio e di alcune innovative soluzioni tecnologiche individuate, tenendo conto che qualsiasi intervento deve essere comunque affrontato in un’ottica complessiva di sostenibilità ambientale.
Dalle 16:55 inoltre, l’Ing. Emanuele Serventi, responsabile ufficio tecnico Danesi Laterizi, interverrà sull’argomento “Edifici in laterizio: sismo-resistenti ed energeticamente efficienti”.
Vi aspettiamo dalle 14:30 alle 18:30 presso il Winter Garden Hotel – Grassobbio.”
22 Settembre 2017 a Zelarino (VE)
Riqualificare in città con obiettivi nZEB
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “CASA 2.0 – Passivhaus, il risparmio alla portata di tutti”.
29 Maggio 2017 a Calenzano (FI)
Riqualificare in città con obiettivi nZEB
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “Riqualificare in città con obiettivi nZEB” promosso da EdicomEdizioni.
Durante il seminario, partendo dall’inquadramento normativo, verranno presentati i passi necessari per affrontare correttamente un progetto di riqualificazione energetica integrata del sistema edificio-impianto, con l’illustrazione di alcuni casi studio e di alcune innovative soluzioni tecnologiche individuate, tenendo conto che qualsiasi intervento deve essere comunque affrontato in un’ottica complessiva di sostenibilità ambientale.
Dalle 17:20 inoltre, l’Ing. Emanuele Serventi, responsabile ufficio tecnico Danesi Laterizi, interverrà sull’argomento “Edifici in laterizio: sismo-resistenti ed energeticamente efficienti”.
Vi aspettiamo dalle 14:30 alle 18:30 presso l’Hotel First, Via Dino Ciolli 5 – Calenzano.
18 Maggio 2017 a Roma
Seminario tecnico “La progettazione di edifici in muratura”
Fornaci Laterizi Danesi è presente al seminario tecnico “La progettazione di edifici in muratura”.
Il seminario tecnico è rivolto a tecnici operanti nel settore dell’edilizia e delle costruzioni per avvicinarsi e/o aggiornarsi sul tema della progettazione e realizzazione di edifici in muratura di laterizio, sia con struttura portante, sia con struttura in c.a. e tamponamento, con riferimento ai requisiti prestazionali richiesti in materia di sicurezza strutturale, efficienza energetica ed acustica con l’impiego di materiali affidabili, durevoli, ad elevata sostenibilità ambientale.
Nel pomeriggio inoltre, l’Ing. Emanuele Serventi, responsabile ufficio tecnico Danesi Laterizi, interverrà sull’argomento “Prodotti e soluzioni offerte dall’industria”.
Vi aspettiamo dalle 14:30 alle 18:30 presso l’AULA L – EX CASERMA DELLA NEVE, POLITECNICO DI PC, via G.B. Scalabrini, 76 Piacenza.
Il corso prevede il riconoscimento di 4 CFP.
È stata un’edizione unica grazie ai giovani artisti, alle aziende e alla stampa.
Direttore artistico: Gianni Macalli
Organizzazione: Comune di Soncino
in collaborazione con: Accademia di Belle Arti di Brera
ArtiDesignImpresa chiude col botto, con più di 3mila visite. Il vero successo, però, è il grande coinvolgimento delle aziende, oltre ai partecipanti e agli sponsor secondari e alle molte richieste di partecipazione per l’anno prossimo che peraltro sarà a carattere internazionale.
Quest’anno è stata la volta di “In Primis”, “Concrete Utopie” e “Configurazioni”, mostre tematiche legate al lavoro, alla creatività innovativa e al futuro con le firme prestigiose di Angelo Cortesi, Macalli, Mauro Afro Borella.
Soddisfatti anche gli accademici di Brera che hanno potuto saggiare il mercato e il mondo del lavoro da vicino, proponendo anche per la prima volta le proprie opere al grande pubblico.
Ma ora citiamo un’artista di questa edizione 2017: Francesca Baldrighi che con la materia prima dei laterizi Danesi ne creato queste opere esposte all’evento.
Francesca Baldrighi si è diplomata nel 1986 al liceo artistico Bembo di Cremona. Si trasferisce successivamente a Milano dove frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera diplomandosi nel 1992 nel corso di pittura; due anni più tardi si iscrive nuovamente per frequentare il corso di decorazione. Non smette di fare nuove esperienze, frequentare corsi mai sazia, appunto, di nuovi sapori. Ha collaborato con architetti per la realizzazione di locali anticipatori di gusti e mode, sviluppando una propria sensibilità nell’ambito del decòr d’interni. Successivamente si è cimentata nel restauro pittorico culminato nel lavoro presso il Museo della Moda di Milano. Eclettica ha da sempre lavorato per la committenza privata nell’ambito della decorazione vivendo la dimensione artistica come un’esperienza puramente personale, pur partecipando da ormai più di vent’anni a mostre. La sua curiosità, l’essere onnivora dal punto di vista tecnico l’ha portata, ultimo in ordine di tempo, a frequentare nel 2010 il T.A.M., corso istituito da Arnaldo Pomodoro per la lavorazione artistica del metallo; quest’esperienza ha contribuito a far uscire la sua anima da scultrice che possiamo apprezzare anche in queste ultime opere.
http://www.therealinsta.com/tag/fornacidanesi
05 Maggio 2017 a Montano Lucino (CO)
Riqualificare in città con obiettivi nZEB
Fornaci Laterizi Danesi è presente al convegno “Riqualificare in città con obiettivi nZEB” promosso da EdicomEdizioni in collaborazione con CasaClima Network Lombardia.
Durante il seminario, partendo dall’inquadramento normativo, verranno presentati i passi necessari per affrontare correttamente un progetto di riqualificazione energetica integrata del sistema edificio-impianto, con l’illustrazione di alcuni casi studio e di alcune innovative soluzioni tecnologiche individuate, tenendo conto che qualsiasi intervento deve essere comunque affrontato in un’ottica complessiva di sostenibilità ambientale.
Dalle 10,20-10,40 inoltre, l’Ing. Emanuele Serventi, responsabile ufficio tecnico Danesi Laterizi, interverrà sull’argomento “Edifici in laterizio: sismo-resistenti ed energeticamente efficienti”.
Vi aspettiamo dalle 9:00 alle13:00 presso l’Hotel Cruise, Via G. Carducci 3 – Montano Lucino.
26 Aprile 2017 a Roma
Giornate formative con CEFMECTP
Fornaci Laterizi Danesi crede nei “learning by doing” di CEFMECTP, Organismo paritetico per la formazione e la sicurezza in edilizia di Roma e provincia.
Con l’obiettivo di formare addetti e tecnici del settore edile, Fornaci Laterizi Danesi ha partecipato alle attività seminariali organizzate da CEFMECTP per dar modo ai ragazzi di concretizzare i concetti e gli scenari studiati in maniera teorica e scoprire tecniche innovative nel campo dei laterizi.
Vorremmo ringraziarvi per essere venuti a visitare il nostro stand alla fiera MADEexpo 2017 e anche per il vostro interesse nei nostri prodotti.
La fiera ha rappresentato un momento di grande successo, dove abbiamo avuto la possibilità di presentare le grandi novità: Normablok Più S40 HP, il nuovo blocco di tamponamento ad alto contenuto tecnologico e Normablok Più Taglio Termico, il blocco ideale per l’isolamento delle fondazioni.
Grazie a tutti e continuate a seguirci sul nostro sito www.danesilaterizi.it
16 Marzo 2017 a Seriate (BG)
Corso ITS
Fornaci Laterizi Danesi partecipa ai corsi di formazione organizzati dalla “Fondazione GREEN – ITS Ambiente, Energia ed Edilizia sostenibile”.
Normablok Più S40 HP, la novità
Dal risparmio energetico alla bioarchitettura: l’edilizia innovativa di Klimahouse
Video intervista allo stand Danesi a Klimahouse 2017.
Dall’8 all’11 Marzo 2017 a Milano
Fornaci Laterizi Danesi è presente a MADExpo 2017 a Milano, la fiera in grado di offrire una visione multi-specializzata su materiali, sistemi costruttivi, serramenti, involucro, finiture e superfici.
Vi aspettiamo dall’8 all’11 Marzo al nostro stand F11-H12, presso il padiglione 6, Fiera Milano Rho.
Presenteremo il nuovo Normablok® Più S40 HP, il nuovo blocco da tamponamento ad alto contenuto tecnologico, che in soli 40 cm di spessore e con un’unica posa, permette di realizzare pareti altamente performanti.
Sarà presente anche Normablok® Più Taglio Termico, la soluzione per correggere i tipici ponti termici che si vengono a creare all’interfaccia tra: muratura e fondazione, muratura e solaio, muratura e solaio di copertura. E’ quindi il prodotto ideale per abbattere il flusso termico anche in direzione verticale.
Fiera Milano: Come arrivare
Strada Statale del Sempione 28
20017 Rho – Milano
Per ulteriori informazioni su come arrivare in Fiera Milano, consulta il sito della fiera.
Kliamhuse 2017, Danesi presenta il nuovo blocco da tamponamento con grafite
L’evoluzione della specie
Si è conclusa con successo la nostra partecipazione a Klimahouse 2017.
Ringraziamo tutti coloro che hanno visitato il nostro stand e che, grazie alle installazioni dimostrative e alla comunicazione visiva, hanno potuto conoscere e approfondire le caratteristiche dei nostri sistemi costruttivi in laterizio, attuali e performanti, frutto di un’attenta e costante ricerca.
Grazie a tutti e continuate a seguirci sul nostro sito www.danesilaterizi.it
Klimahouse 2017, le novità dei protagonisti: Danesi
Klimahouse 2017, le novità dei protagonisti: Danesi
Danesi a Klimahouse 2017 con i blocchi per edifici efficienti!
Danesi Laterizi a Klimahouse 2017 i sistemi costruttivi per edifici efficienti
Danesi Laterizi a Klimahouse 2017 i sistemi costruttivi per edifici efficienti
Danesi presenta il nuovo laterizio da tamponamento!
A Klimahuse Danesi presenta il nuovo blocco da tamponamento Normablok Più S40 HP.
Stopal freddo che viene dal basso con i blocchi Danesi!
Un blocco in laterizio per l’isolamento termico della fondazione.
Dal 26 al 29 Gennaio 2017 a Bolzano
Fornaci Laterizi Danesi è presente a Klimahouse 2017 a Bolzano, la fiera internazionale per il risanamento e l’efficienza energetica in edilizia.
Presenteremo per la prima volta il nuovissimo Normablok® Più S40 HP ideale per la realizzazione di tamponamenti con elevata inerzia termica, grazie a perle di polistirene additivato con grafite sinterizzate direttamente all’interno dei fori dei blocchi, tramite un sofisticato processo produttivo.
Sarà presente anche il nuovo Normablok® Più Taglio Termico, la soluzione per correggere i tipici ponti termici che si vengono a creare all’interfaccia tra: muratura e fondazione, muratura e solaio, muratura e solaio di copertura. E’ quindi il prodotto ideale per abbattere il flusso termico anche in direzione verticale.
Vi aspettiamo nell’area espositiva B09/06 nel settore AB.
Fiera Bolzano: Come arrivare
Piazza Fiera, 1 – 39100 Bolzano (BZ).
Fiera Bolzano si trova nella zona commerciale di Bolzano Sud, a circa 2,5 Km dal centro città.
Per ulteriori informazioni su come arrivare in Fiera Bolzano, consulta il sito della fiera
Prestazioni termiche e più sicurezza sismica
L’arte del consolidamento
Ringraziamo tutti coloro che, visitando il nostro stand a SAIE 2016, hanno potuto conoscere il nuovo Normablok® Più Taglio Termico, la soluzione ideale per abbattere il flusso termico e quindi correggere i tipici ponti termici e il nuovissimo Normablok® Più S40 HP, il blocco in laterizio porizzato ad elevato contenuto tecnologico, nato per realizzare eccezionali pareti di tamponamento.
Grazie a tutti e continuate a seguirci sul nostro sito www.danesilaterizi.it
DANESI sempre pronta a sostenere e promuovere la cultura in tutte le sue espressioni partecipa all’iniziativa ArtiDesignImpresa fin suo esordio, mettendo a disposizione le materie prime e tutto il necessario affinchè l’artista possa esprimere al meglio la propria creatività.
L’anno scorso (prima edizione del concorso) l’artista Lorenzo Zuccato lavorando e interpretando i laterizi DANESI ha vinto il primo premio con l’opera “Canyon City Lamp”
Che cosa è il progetto ArtiDesignImpresa
È un concorso evento realizzato su un territorio geografico di Soncino e finalizzato al confronto tra un mondo produttivo e un mondo creativo.
ArtiDesignImpresa vuole essere una zona di confine fra arte e non arte, una frontiera limite dove cercare di creare un’evoluzione dei modi di produrre o riprodurre l’oggettività di una certa realtà artigianale-industriale in un luogo territoriale. Un senso del luogo dove il flusso delle idee genera una continua interazione tra le cose e le persone e dove l’etica del design configura processi più che prodotti. Il design non è solo prodotto, ma un territorio di sconfinamento artistico, una sorta di concettualizzazione dove le idee diventano soggetto di una ricerca di produzione aperta alle nuove tecnologie, ai nuovi materiali, facendo proprio il marketing della creatività.
La filanda ex opificio industriale di Soncino è il luogo identificativo di ArtiDesignImpresa, dove si è pensato di costruire un percorso trasversale di un’unità di tre mostre. “Metamorfosi” e “traslazione” due mostre testimoni e complementari della prima mostra evento di ArtiDesignImpresa 2016 dal titolo: “In primis: Creatività e Innovazione”, opere uniche progettate da studenti di Brera e realizzati da undici aziende.
Il senso di questo progetto vuole avere la continuità con l’arte di Piero Manzoni e la rivista Azimuth, fondata nel 1959 a Milano da Enrico Castellani e dallo stesso Manzoni. Quindi Piero Manzoni come base e inizio del progetto, e Soncino come terra che ha dato i natali a questo splendido artista.
Piero Manzoni rivoluzionò e aprì il mondo dell’arte alla contemporaneità, attraverso una sperimentazione concettuale verso il mestiere delle arti, in stretta relazione con l’architettura, il design, l’arte. In passato gli artisti facevano parte delle corporazioni di arti e mestieri, veri e propri laboratori creativi e artigianali.
Ancora oggi le piccole e medie industrie artigianali continuano una ricerca di produzione, aperta alle nuove tecnologie, ai nuovi materiali facendo proprio il marketing della creatività. Designer, imprese artigianali e industria oggi hanno come base un comun denominatore: la tecnologia che favorisce la ricerca tesa al nuovo e a un umanesimo tecnologico. Il raziocinio e l’imprenditorialità delle imprese, accanto alla creatività dell’artista, rendono fattibile un percorso di sperimentazione dimostrativa e possono dare risposte ai bisogni dei cambiamenti della società.
Rispettando la filosofia di questo progetto, ogni giovane artista contemporaneo dovrà tener conto della comunicazione tra le parti. Oggi le piccole e medie imprese sono contaminate dall’attualità del designer e il senso strutturale di ArtiDesignImpresa a Soncino vuole rimandare alle origini della produzione locale, non soltanto come tentativo di ricerca di un identità di globalizzazione dei mercati, ma vuole identificare anche la comunicazione delle parti chiamate in causa, cioè il mondo produttivo e il mondo creativo. L’arte ha una sua forma mentis di libertà espressiva, quindi un’idea creativa è il senso di un fare comune, dove l’esigenza di funzionalità propria delle aziende industriali, artigianali, commerciali dovrà incontrarsi con l’azione creativa e non funzionale dell’artista. I giovani, nel corso di questo progetto, dovranno elaborare aspetti tipici della progettualità artigianale-industriale utilizzando i materiali e le tecnologie distinte e caratteristiche di produzione delle aziende e creare con trasversalità una progettualità aperta e orientata verso l’autoproduzione come risorsa economica identifica del territorio.
Riconoscibilità di una differente valorizzazione qualitativa del prodotto. Un prodotto quindi legato al patrimonio rappresentativo dei linguaggi espressivi locali e artigianali.
L’AZIENDA, L’ARTISTA, L’OPERA
Negli anni più recenti, il Gruppo Danesi ha investito ingenti risorse nella ricerca e nello sviluppo di nuove gamme di laterizi con ottime caratteristiche termiche e acustiche, senza mai dimenticare gli indispensabili requisiti di efficienza in fase di posa e di gestione in cantiere. Nascono così le gamme più performanti e innovaive – tra le quali spiccano la linea Normablok con inserti in Neopor® di Basf e i blocchi Poroton Plan TS a setti sottili – specificatamente progettate e realizzate per rispondere alla crescente domanda in tema di risparmio energetico.
Primo vincitore edizione 2016
Lorenzo Zuccato, classe 1991, insieme al Tutor Mauro Afro Borella, ha creato un progetto che nasce dall’analisi della lavorazione dei mattoni in fabbrica e in particolar modo si presta attenzione alla cottura del Poroton in forno.
Terra e luce sono i protagonisti di Canyon City Lamp, dove il laterizio prodotto in serie si trasforma, diventando un monotipo.
Sito web: https://lorenzozuccato.jimdo.com
Questi prodotti da artifici dell’uomo riscoprono la loro essenza di montagna, natura, canyon, città naturale scavata dalla forza delle intemperie.
Come una sorta di città naturale, la luce riscalda e segna il trascorrere del tempo, le stagioni e le ore del giorno e della notte. Lo spettatore può scegliere come posizionare il diffusore, la parte alta della lampada, per ottenere più o meno luce, interagendo così con la città stessa, definendone i contorni e posizionando i suoi confini in modo diverso.
Dal 3 al 10 Dicembre 2017 si terrà la nuova edizione.
Sottotitolo della Mostra è: Territori e confini tra arti applicate, design e artigianato impresa. La sezione In primis, creatività e innovazione, a cura di Gianni Macalli, è pensata in collaborazione con la scuola di Design di Brera per la progettazione artistica per l’impresa. La sezione Concrete utopie a cura di Mauro Afro Borella e per finire la sezione Configurazioni.
Direttore artistico: Gianni Macalli
Coordinatore: Sindaco Gabriele Gallina
Consigliere delegato alla Cultura: Roberta Tosetti
Architettura e Ingegnere: Giuseppe Turotti
Comunicazione: Camilla Gandolfi
Inaugurazione 3 DICEMBRE alle ore 11.
Vi aspettiamo numerosi!
Le certezze del mattone
Malta termica MTM10 di Danesi
Blocchi in laterizio contro i ponti termici: Danesi presenta Normablok Più Taglio Termico
Da Danesi la soluzione per risolvere il problema dei ponti termici
Normablok Più Taglio Termico blocco in laterizio
Blocchi isolanti Normablok Più
Blocchi in laterizio. Nuovo Normablok Più S40 Sismico di Danesi
Blocchi in laterizio, nuovo Normablok Più S40 Sismico di Danesi
Prevenzione sismica
Riqualificazione energetica per l’edificio ottocentensco danneggiato dal sisma emiliano del 2012
Isolamento e proprietà antisismiche
Normablok Più S40 Sismico di Fornaci Laterizi Danesi
Nuovo disegno per il blocco in laterizio Normablok Più S40 Sismico di Danesi
Prodotti contro fuochi e terremoti
Danesi presenta Normablok Più.
Ringraziamo tutti coloro che, visitando il nostro stand, hanno potuto conoscere le caratteristiche tecniche dei nostri sistemi costruttivi in laterizio, attuali e performanti, frutto di una costante ricerca.
La grande novità è stata la presentazione del nuovo Normablok Più S40 Sismico, il nuovo blocco portante e termoisolante adatto per le costruzioni in tutte le zone sismiche.
Grazie a tutti e continuate a seguirci sul nostro sito www.danesilaterizi.it
Normablok Più S40 Sismico di Danesi: il progetto per Reggiolo
Normablok Più S40 Sismico di Danesi: il progetto per Reggiolo
Blocchi rettificati per murature portatni in zone sismiche: da Daensi Poroton Plan P800 AS
Blocchi rettificati per murature portatni in zone sismiche: da Daensi Poroton Plan P800 AS
Blocchi rettificati per murature portatni in zone sismiche: da Daensi Poroton Plan P800 AS
Blocchi rettificati per murature portatni in zone sismiche: da Daensi Poroton Plan P800 AS
Dopo il terremoto meglio stare isolati
Normablok Più S40 Sismico
Dal 28 al 31 Gennaio 2016 a Bolzano
Fornaci Laterizi Danesi è presente a Klimahouse 2016 presso lo stand B09/06 nel Settore AB.
Danesi si presenta con le sue tre linee di prodotti più performanti!
Porteremo il nuovissimo Poroton Plan P800 AS, blocco in laterizio rettificato idoneo alla realizzazione di murature portanti in tutte le zone sismiche e il Poroton Plan TS8, blocchi rettificati integrati con le prestazioni del polistirene espanso additivato di grafite, entrambi parte della linea Poroton Plan TS.
Presenteremo inoltre Normablok Più, un sistema costruttivo completo brevettato, dalle alte prestazioni termoacustiche e meccaniche, in grado di coniugare praticità, efficienza, economia e velocità di messa in opera.
Infine, la linea di prodotti in laterizio ad alto contenuto tecnologico THERMOKAPPA™ con inserti in Neopor®.
Vi aspettiamo nell’area espositiva B09/06 nel settore AB.
Fiera Bolzano: Come arrivare
Piazza Fiera, 1 – 39100 Bolzano (BZ).
Fiera Bolzano si trova nella zona commerciale di Bolzano Sud, a circa 2,5 Km dal centro città.
Per ulteriori informazioni su come arrivare in Fiera Bolzano, consulta il sito della fiera.
Blocchi per ridurre i consumi